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L'applicazione dell'intelligenza
creativo-intutiva presenta, però, anche dei limiti che bisognerebbe tenere
sempre ben presenti e che di seguito in maniera molto schematica vengono sintetizzati:
- Non ogni vuoto è significativo nei suoi legami
nascosti. Ci sono vuoti che rimangono tali, cioè campi di forze venute a
formarsi come semplici accumuli di materiali, perché non alludono a niente, ma sono
espressione delle pure e non tanto infrequenti casualità accidentali che
pure esistono nell'universo del visibile e che in qualche maniera ne
determinano quel gradiente pur vistoso di instabilità.
- Non bisogna paranormalizzare o soprannaturalizzare
ogni cosa: molto si spiega agevolmente ricorrendo alle già note leggi
della fisica, della neurofisiologia, della psicologia, della biologia,
dell'antropologia e della
sociologia. La genetica, peraltro,
con il "Progetto Genoma", in questi ultimi tempi sta disvelando
molti aspetti della vita una volta ritenuti misteriosi.
- Non ogni azione o interazione avviene necessariamente
e sempre a distanza: molto più spesso la causalità si evidenzia in maniera
diretta e in termini di contiguità spazio-temporale rispetto al soggetto
sperimentatore.
- Bisogna far parlare sempre i fatti, evitando
collegamenti che potrebbero essere
arbitrari o riferibili a eventuali convinzioni soggettive della
persona in cerca magari di conferme. Mai piegarli aprioristicamente a
giustificare un'ipotesi o a sconfessare un'altra forse sgradita o ritenuta
dannosa per il proprio consolidato habitus mentale o status sociale.
- Cercare con l'intelligenza intuitiva significa
soprattutto intravedere in profondità e saper "scoprire" l'evidente,
lasciandosi da esso illuminare e guidare, e non invece inventare ciò che
in realtà non c'è. Gli abbagli e le illusioni, se non si è ben critici e
soprattutto intellettualmente onesti, qui sono molto più frequenti di
quanto si creda e non sempre per motivi nobili.
- L'estensione nel campo di indagine si deve intendere
come limitata a determinati settori del sapere che hanno bisogno di una
loro visione globale non ancora sufficientemente chiara.
- Si deve ricercare l'eventuale incontro con altre globalità,
per accettare alla fine quella che presenta la maggiore affidabilità e la
migliore coerenza logica nei suoi elementi costitutivi sia formali che di
contenuto. Quindi mai chiudersi nei pregiudizi, ma sapersi confrontare
sempre, imparando a riconoscere i propri limiti, compresi quelli attinenti
ai dati intuiti.
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