Home arrow Articoli

j0341542.jpg                     Articoli suddivisi per categoria

I riflessi psicologici della precarietà PDF Stampa E-mail
Situazione generale:

C'è un naturale bisogno di sopravvivenza che spinge ogni persona a cercare un minimo di certezza lavorativa per il futuro (per sé e la propria famiglia)
Questi tempi, purtroppo, sono caratterizzati da profondi e caotici cambiamenti, che troppo spesso producono una diffusa incertezza: visione mercantile del vivere, globalizzazione dell'economia e dello stesso sociale frequentemente senza regole tranne quella del mercato, prevalenza del pragmatismo non poche volte gretto con l'assenza di riferimenti valoriali e etici, drammatici processi migratori quasi di massa (fame, sete, lavoro...), progressivo esaurimento delle risorse energetiche con gravi impennate nei prezzi e nel conseguente costo della vita, relativa scomparsa della vecchia classe media, ruolo conservatore e inattivo della borghesia, finanza spesso diventata un gioco d'azzardo sulla pelle dei risparmiatori

Per quanto riguarda l'Italia: la condizione giovanile

Soli e perlopiù inchiodati al presente, senza una sufficiente speranza di prospettive, con tre categorie socioeconomiche ormai consolidate (i super-ricchi, i depauperati dall'euro, i senza speranza)
La legge Biagi (legge 30), pur con qualche buona previsione (ammortizzatori sociali, ancora da riformare), sostanzialmente non ha risolto i problemi: 42 forme di precariato (lavori atipici, co.co.pro...., ) con appena 1/10 di contratti a tempo determinato che diventano a tempo indeterminato, di contratti a tempo determinato se ne stipulano in tutto il 13/%, tre milioni e mezzo di precari, la media degli stipendi si aggira sui € 900 al mese (€ 700 per i dottorandi di ricerca) con circa € 5 per ora lavorativa, i giovani precari sono quelli che per primi perdono il posto di lavoro, le agenzie di collocamento spesso sono in mano alla criminalità (caporalato), il 25% del lavoro rimane sommerso, evasione fiscale di circa € 200 miliardi
Il grave problema delle giovani coppie con il relativo tema "casa" (mutui, affitti esosi...)
· Sarebbe necessaria una rete di maggiori tutele: prestiti d'onore, aiuti più concreti per avviare un'impresa con eventuali sgravi fiscali, graduale trasformazione del lavoro da tempo determinato in lavoro a tempo indedetrminato, risparmi maggiori sulla spesa pubblica con il conseguente investimento sul lavoro, incentivare di più la ricerca e la formazione, difesa più oculata del risparmio e dei servizi (banche assicurazioni)
· Qualcosa è stato fatto con la riforma del Welfare del 2007, ma è ancora poco perché si parla di contratti a termine con gli Enti Pubblici ma il lavoro è sempre di tipo subordinato.
· Tutto questo, se non risolto in una visione e pratica più complessiva dell'organizzazione del lavoro, produce effetti psicologici disastrosi: insicurezza con ansia, depressione, fuga verso altre realtà, solitudine esistenziale, disturbi cardio-vascolari, stress, talora anche suicidi (cfr. Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro: Osha). Questo è il disagio o il "malessere di vivere"

Qualche ipotesi di soluzione:

· Un grande e comune sforzo politico, sociale e culturale di riprogettazione della società
· Reintrodurre i principi di responsabilità, di rispetto per la persona, specialmente di quella più debole, e di creatività
· Necessità di un po' di maggiore Stato in grado di garantire gli ultimi nelle loro esigenze fondamentali (cibo, salute...)
· Ciò implica un radicale rinnovamento della politica nella sua rappresentanza e lìurgenza di avviare una stagione di vere riforme non solo istituzionali ma di sistema . Il capitalismo selvaggio ha fallito
· Sul piano personale: sapersi preparare alla pluriprofessionalità e muoversi in più direzioni (mobilità). Si deve tenere sempre ben presente che si è un po' come naufraghi in un mare aperto, dove, a causa della concorrenza, l'adattamento, la perspicacia e un minimo di sacrificio si presentano indispensabili
· Acquisizione di competenze specifiche e raffinate, sapendo prevedere le tendenze e le relative domande dei tempi
· Aggiornamento continuo
· Armarsi di un grande coraggio per essere protagonisti del futuro, che è in mano ai giovani: necessità da dare spazio all'impegno personale e al merito

(Seminario di Studio tenuto il 16 maggio 2008 alla Università di Foggia, Facoltà di Economia, Cattedra di Economia Politica)

 

.:Statistiche:.

Visite: 50398
Visite in questo mese: 0
Visite Oggi: 0