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2012: La grande bolla mediatica
Argomenti e risposte
Profezia San Malachia
Nostradamus
Leone XIII, San Pio X, Padre Pio
Terzo segreto di Fatima
Medjugorje
Le previsioni nei secoli
Precessione degli equinozi
Collisioni con asteroidi e/o pianetini
I veri rischi
Una conclusione

Nostradamus (Saint-Rémy in Provenza 14.12.1503- Salon in Provenza 2.7.1566): medico, astrologo e farmacista, a 16 anni conoscitore di latino-greco-ebraico, grande viaggiatore e ricercato consigliere di re e regine, di ascendenze ebraiche della tribù di Isacar e depositario familiare delle tradizioni esoteriche ebraiche ed egizie, contemporaneo di grandi uomini, come Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, Guicciardini. Nella sua tomba portò scritto nella mano un foglio con il nome e l'anno della profanazione della stessa, cosa che avvenne all'epoca della Rivoluzione Francese: il profanatore morì il giorno dopo! Oltre a Arbor mirabilis (rielaborazione di antiche profezie cristiane) e alle ben note Le Profezie (10 Centurie ciascuna costituita da 100 quartine, scritte in linguaggio criptico) e a tantissimi altri scritti, è attribuito a Nostradamus anche il cosiddetto Libro perduto, una raccolta di 80 tavole nelle quali sono raffigurati vari elementi: 8 sono introduttive, le ultime 72 simboliche di eventi.(Fig. 2)


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Fig. 2. Prima pagina del manoscritto

Si tratta di 80 immagini acquerellate, rilegate sotto forma di codice, scoperte nel 1982 dai giornalisti Enza Massa e Roberto Pinotti nella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (Fondo Vittorio Emanuele 307) e attribuito a Nostradamus (Michel de Notre-Dame). In una scheda originale dei padri cartusiani (latino di "certosini") allegata al manoscritto, si dice  che il codice venne portato a Roma nel 1622 dal figlio, César de Notre-Dame, per essere donato al cardinale Maffeo Barberini, futuro Urbano VIII (Pontefice dal 1623 al 1644). Un manoscritto simile a questo è il MARSTON MS 225, che si trova nella Biblioteca dell'Università di Yale, a New Haven (Connecticut, USA). Il manoscritto proviene dalla Baviera e Boemia, probabilmente nell'ambito di quella corte imperiale presso cui ebbe molto probabilmente un grande impatto. L'iscrizione sull'ultima pagina del libro fa pensare che si tratti di un testo proibito: vi si legge, infatti, che il Cardinale Barberini, allora Direttore della Biblioteca Vaticana, poiché la Chiesa non voleva che nessun altro possedesse il libro, chiese a persone fidate di interpretarlo, ma non ebbe risposte molto convincenti. Alcuni oggi credono che le ultime 7 immagini del manoscritto costituiscano una ragione sufficiente per farlo scomparire e sostengono che questi disegni e i possibili riferimenti all'Anticristo indichino con allarmante precisione quando e come si avvererebbe il peggiore incubo del genere umano, cioè la fine del mondo.

Per il nostro argomento delle 72 tavole interessano le ultime sette. Nelle prime quattro di queste è raffigurata  la ruota della terra (o della fortuna) a otto raggi nelle diverse posizioni in cui viene a trovarsi  lungo il corso del tempo: allineamento dai bordi esterni al centro della galassia e linea che passa al suo equatore (prima croce o croce divina) e linea che unisce gli angoli della posizione della terra all'equinozio e al solstizio (seconda croce o croce umana) in modo da formare una figura disordinata (l'Anticristo)  e poi una croce. (Fig. 3 e 4)

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Fig. 3. La ruota a otto raggi (lotta fra Cristo e Anticristo)

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Fig. 4. Allinamento galattico (le due croci).


Le due croci (= l'incrocio dei  due allineamenti astronomici) non si allineano dall'11.000 A.C. , all'incirca 13.000 anni fa.  Nella quinta (n. 70) sotto la ruota compaiono tre immagini di eclissi di sole e una di luna , verificatesi e da completarsi, secondo Nostradamus,  appunto negli ultimi venti anni (1992-2012). La linea che unisce lo scorpione al sagittario indica l'allineamento galattico (Fig. 5).


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Fig. 5. La fine dei tempi


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Fig. 6

Nella settima e ultima  tavola (n. 72) la ruota si presenta senza raggi, come a dire che la ruota, privata di raggi, non gira più e quindi che il tempo sarebbe finito (Fig. 6).

R.: Nostradamus.  È vero che fra le 72 tavole riportate nel Libro perduto c'è la numero 70 che sembra essere catastrofica e in qualche modo rinvierebbe al 2012, quando cioè negli anni che intercorrono dal 1992 al 2012 si saranno verificate, sempre secondo Nostradamus,  tre eclissi di sole e una di luna.

In realtà di eclissi di sole, fra anulari e totali, dal 1992 a oggi se ne sono verificate ben dieci:

4.01.1992 visibile in Australia e Nord America;
11 agosto 1999;
21.06.2001 visibile Africa e Sud America;
4.12.2002 visibile in Africa, Indonesia e Australia;
21.11.2003 visibile in Australia e Sud America;  
29/03/2006 visibile in Africa, Europa, Asia;
7.02.2008 visibile in Australia e Nuova Zelanda;
1.08.2008 visibile in Europa, Asia, Nord America;
22.07.2009 visibile in Asia, Oceania e Isole Hawai;
11.06.2010 visibile in Sud America

e di luna, sempre dal 1992 a oggi,  ben nove:

Dicembre 1992;
Giugno 1993;
16.09.1997;
21.01.2000;
14.03.2006;
3.03.2007;
28.08.2007;
21.02.2008;
15.06.2011.

Dunque i conti previsti da Nostradamus non tornano!
Nella tavola successiva (la sesta) dello stesso testo (la numero 71), peraltro, al di sotto della ruota con gli otto raggi campeggia la presenza di una grande arca, simbolo indubbio di salvezza (Fig. 7).

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Fig. 7. L'arca di una possibile salvezza.

È come se Nostradamus volesse far intendere che tutto "potrebbe" finir male, ma c'è sempre l'offerta di una opportunità di redenzione, basta solo la volontà di cambiare il comportamento in direzione del bene: è l'uomo, in fin dei conti, a costruirsi il proprio futuro nel bene, come, purtroppo, anche nel male. Il vuoto della ruota, come appare nella 72° tavola (Fig. 6), non indicherebbe affatto la fine del tempo, ma l'inizio auspicabile di un "nuovo tempo"  alla luce di Cristo: quei "nuovi cieli e nuova terra", dei quali parla San Pietro nella sua seconda Lettera (c. 3, vss. 13) 

 

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