Home arrow Psicologia di frontiera - II arrow Metafonia: segno scientifico dell'Aldilà?
Metafonia: segno scientifico dell'Aldilà? - La storia PDF Stampa E-mail
Indice articolo
La storia
Altre esperienze
Modalità espressive e tecniche
Le ipotesi
Sintropia
Conclusioni
Il concetto di Sintropia (opposto a quello di entropia) è stato elaborato e descritto dal matematico L. Fantappié nel 1941 e sviluppato successivamente dal suo allievo G. Arcidiacono. Presenta una certa analogia con quelli di "entropia negativa" (E. Schrödinger) e di "energia radiale" o psichica (Teilhard de Chardin). Secondo Fantappié e Arcidiacono l'Universo è molto più complesso di quanto ci appare. Esso presuppone uno spazio a 10 dimensioni, corrispondente ai 10 gradi di libertà delle particelle (4 di traslazione e 6 di rotazione). Tutto in esso tende a realizzare un fine, un progetto complessivo, che è l'armonia (=Relatività Finale). Questo è evidente e osservabile soprattutto nel campo dello psichismo e della biologia, dove un "quid psico-vitale", come lo chiama Disertori (30), opera una selezione fra eventi possibili, ma lo si nota anche a livello di macrocosmo, come nelle radiazioni cosmiche di fondo o nella formazione di nuove stelle e galassie. In questo processo di "ritorno alla sintesi" (perché tale è il fine) si segue la linea della differenziazione e della subordinazione delle parti al tutto: la frammentazione, cioè, è solo apparente, perché, in realtà c'è una logica che la sottende e che unifica le varie parti perché raggiungano (anche se da più direzioni) lo scopo comune. Caratteristica di questi fenomeni, chiamati appunto "sintropici", sono i seguenti: essi sono osservabili ma non riproducibili (perché non dipendenti dalla legge deterministica della causalità); in quanto autonomi, sono sottratti al controllo del nostro arbitrio; implicano un ricambio continuo di materia ed energia; sono antidispersivi, simmetrici e indipendenti dalla distribuzione e proprietà dei corpi circostanti; sono finalistici, al contrario di quelli entropici; si differenziano e si complicano, rimanendo sempre imprevedibili nel loro svolgersi. A livello di comprensione logica dei fenomeni la Meccanica Quantistica con la teoria (comprovata) dei "salti quantici" e col principio di probabilità offre un suo fondamentale contributo, forse il più vicino alla spiegazione del "modo" come "si rivela" il paranormale: il finalismo sintropico, in ultima istanza, si accompagna sempre a un "luogo" o "campo" nel quale l'elemento attivo è soprattutto la libertà. Se l'Universo, allora, non è casuale e se alla scienza spetta il compito di spiegare il "come" avvengono i fenomeni, il "perché" non le appartiene più. Ritorna qui a proposito la lucida osservazione di P. Davies: "L'universo ha generato, attraverso degli esseri coscienti, la consapevolezza di sé; non può essere un dettaglio banale, un sottoprodotto necessario di forze cieche e senza scopi. La nostra esistenza è stata voluta" (31). È necessario, cioè, un "salto" logico: niente si spiega da sé ma richiede un "referente" a un livello logico "superiore".



 

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