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Il Dio degli atei PDF Stampa E-mail
Indice articolo
Il Dio degli atei
Ateismo Teorico
Ateismo Pratico
Ateismo Economico
Ateismo Politico
Ateismo Tecnologico
Ateismo Religioso
Ateismo Storico
Conclusioni

Politico. L'ateismo di fatto caratterizza non poco la carriera e la politica, per le quali si è disposti a mortificare ogni cosa, anche affetti e valori, pur di conseguire lo scopo non certo sempre di "servire" quanto di "servirsi" del dio-potere raggiunto (o da raggiungere) più frequentemente per la tutela e lo sviluppo dei propri interessi personali, di parte o di gruppo e non rare volte, più o meno palesemente, anche per addormentare le coscienze, tentando di addomesticarle e piegarle così ai propri fini. In questa maniera tutto si autorigenera, e senza tanti pudori, in vista della conservazione dello "status quo". In tale ottica Dio è quasi totalmente assente nelle scelte, ma non in nome dell'autonomia del temporale dallo spirituale, quanto perché l'affermazione della sua presenza imporrebbe che ciascuno, servendosi dei mezzi giusti, dovrebbe poi stare al posto giusto, cosa che ovviamente non si desidera, perpetuando così la prassi che "il fine giustifica i mezzi" (anche quelli illeciti) e che il forte diventa sempre più forte e il debole è destinato a essere sempre più debole. Ma anche qui si tratta di una forma strumentale di ateismo, salvo poi a rinnegarla quando eventi particolari o l'avanzare dell'età richiedono ripensamenti su ciò che si è praticato per ragioni di carriera.


 

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