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Indice articolo
Dalle esperienze di un esorcista
Le autodefinizioni di Satana
Strategie e preghiere del maligno
Conclusioni
È una mia consuetudine, ma anche frutto di una scelta, quella di scrivere prevalentemente di argomenti luminosi e positivi, che in qualche maniera possano aiutare a pensare e possibilmente ad agire nella direzione della speranza e della gioia: la vita è già fin troppo irta di difficoltà e intrisa di negatività per sottolinearne solo questi aspetti, che a tutto inducono fuorché alla voglia di vivere.

Questa volta, però, mi sembra opportuno guardare in faccia una realtà per poterla definire per quella che è, dopo averla ben individuata e distinta dalla patologia psichiatrica e dalla facile creduloneria: la possessione diabolica e l'esistenza dello Spirito delle tenebre, con il suo malefico influsso sulle coscienze. Sia l'una che l'altro ci sono, eccome! Come del resto inoppugnabile è la presenza piuttosto diffusa del male, sia di quello generato dalla irresponsabilità dell'uomo che di quello indotto da una forza a lui esterna: basta volgere un po' attorno l'attenzione per potersene rendere ben conto. Ne sanno qualcosa quelle famiglie interessate nel loro ambito da questi casi, oggetto drammatico anche di recenti cronache: l'uccisione di suor Maria Laura Mainetti a Villa di Chiavenna (Sondrio) il 6 giugno 2000 da parte di tre minorenni reoconfesse (19 coltellate, una in più di 18, che è la somma del 666 satanico), il grave fatto di Castelluccio dei Sauri (Foggia) con la morte di Nadia Roccia (marzo 1998), la profanazione di molti cimiteri (come quello di Rocchetta Sant'Antonio il 6 febbraio 2000), l'assassinio di Maria Pia Labianca a Gravina di Puglia (febbraio 1999), le efferate morti di Somma Lombardo (4 accertate, 11 presunte), gli ambigui messaggi presenti in alcuni generi di musica rock o in alcuni cantanti, le gesta criminose di un Charles Manson (autore del massacro di Sharon Tate e dei coniugi La Bianca nell'agosto del 1969), ecc.

'occasione per questo discorso mi è stata offerta dalla mia antica amicizia che ho con il Decano dell'Associazione Internazionale Esorcisti, cioè P. Cipriano de Meo, un cappuccino originario di Serracapriola (FG) e operante come esorcista a San Severo (FG), e non solo, sin dal lontano 7 dicembre 1952. Ultimamente ha raccolto e pubblicato in due volumi la sua lunga esperienza (Il Servo di Dio P. Matteo da Agnone Cappuccino e il suo carisma di esorcista, Centrografico Francescano, Foggia 2006, pp. 519; Il divino e l'umano nel mio apostolato di esorcista, Centrografico Francescano, Foggia 2006, pp. 407). Qualche volta mi ha permesso di presenziare anche personalmente a una pratica di esorcismo: non nascondo che ne sono uscito dalla chiesa dove si svolgeva il rito, a dir poco, carico di una non tanto indefinita paura per alcuni spaventosi fenomeni di cui sono stato diretto testimone (grida improvvise, parole in lingue sconosciute, svenimenti precipitosi, offese gravi Dio e a P. Cipriano, esternazioni di energie straordinarie, ecc.). Come può rivelarsi questa presenza subdola dello Spirito del Male? Essenzialmente con quattro modalità: la tentazione, l'infestazione locale, l'infestazione personale e la possessione diabolica. Per avere quest'ultima intervengono contemporaneamente più fenomeni: lo sdoppiamento di personalità con l'accentuazione di una particolare avversione al sacro, elementi di paranormalità (poliglottismo...) e il contesto (teatralità, bugie...). Quelli, appunto, ai quali ho assistito!

I potenziali candidati a essere "posseduti" dal diavolo sono perlopiù quei soggetti strutturati in personalità psicologicamente fragili, altamente suggestionabili, depresse o disperate con la mente rivolta all'oscuro, scriteriatamente dedite a riti occulti ed esoterici e alcune talora anche violente e aggressive. Non sempre, però, chi "chiede" direttamente e deliberatamente di essere posseduto (e c'è chi incautamente lo fa) nella realtà diventa tale: è il diavolo che dirige l'operazione e si prende gioco dell'uomo e non viceversa! Basta solo aprirgli la porta.
P. Cipriano, autore di molti studi, è anche il Vice Postulatore Generale della Causa di Canonizzazione di P. Matteo da Agnone, un santo frate cappuccino vissuto nel XVI secolo e i cui resti mortali si conservano tuttora nella cappella del Convento di Serracapriola.
In questi testi, che riportano più ampiamente la sua esperienza di esorcista che va dall'anno 1995 fino ad oggi, sono trascritti per intero i dialoghi registrati fra P. Cipriano e satana. È un qualcosa di impressionante, a parte la scurrilità e la volgarità manifestate anche linguisticamente dall'entità diabolica: si è dinanzi a un insieme di affermazioni che ben evidenziano la vera natura di satana, con la sua irriducibile avversione a Dio, a qualunque forma di sacro, al Bene e all'uomo. Naturalmente, al dire del mio amico esorcista, di autentiche possessioni diaboliche da lui constatate si può parlare solo in una ventina di casi, perlopiù seguiti in vari momenti nel tempo, ma sufficienti a dirne quanto sottili e astute siano le strategie usate dallo spirito del male per introdursi nella personalità psicofisica di un soggetto.

Conoscere bene questa realtà, sia pure scabrosa e magari anche sgradevole, in qualche modo può aiutare ad evitarla: così almeno spero. Di essa, peraltro, si parla nella Bibbia in vari luoghi sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento, dei quali sarebbe lungo riportare qui i molti riferimenti (Genesi, Giobbe, Tobia, Sapienza, ecc.; nei Vangeli e nelle Lettere degli Apostoli, nell'Apocalisse). Di questa presenza negativa hanno parlato vari Concili (Braga : 551-561; Lateranense IV : 1215; Vaticano II : 1962-1966) e gli ultimi Papi (Paolo VI: il 15 novembre 1977 con il celebre documento "Liberaci dal male", nel quale parlava del "fumo di satana presente anche nel tempio di Dio"; Giovanni Paolo II: 31 marzo 1985, 24 maggio 1987 e soprattutto nel noto discorso del 4 aprile 1995). Non si dimentichi che la natura del diavolo è angelica, quindi formata da puro spirito, con tutte le conseguenti intelligenti arti poste in atto per ingannare l'umanità.

In questo articolo ovviamente il Lettore saprà ben capire e discernere la incredibile falsità che sta al fondo del potere diabolico, che si basa proprio sulla manipolazione della verità e della realtà a suo vantaggio per creare e promettere miraggi e potere, indurre in errore, tendere tranelli e spadroneggiare così sulla coscienza dell'essere umano.

Di seguito, estrapolandoli dai vari esorcismi eseguiti da P. Cipriano, sono riferiti anche alcuni particolari elementi che caratterizzano gli strumenti di cui satana si serve per condizionare e guidare i processi mentali e comportamentali delle anime da lui possedute, oltre che ai vari asporti con l'espulsione di materiali di diversa natura (intere ciocche di capelli, catene, pietre, ecc.).



 

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