Le tappe evolutive dello Spirito |
Le diverse tappe evolutive dello Spirito nell'Aldilà Convegno di Bellaria-Rimini: 12 aprile 2007 È qui riportato il testo integrale della relazione al Convegno Internazionale di Parapsicologia di Bellaria del 12-15 Aprile 2007.
Varie ipotesi: in concreto le ipotesi sono riconducibili complessivamente a sei: → Teologia cristiana con S. Paolo e T. de Chardin e le diverse Gerarchie Angeliche; Nelle sezioni seguenti analizzeremo le varie ipotesi.
Nella teologia cristiana Nel Cristianesimo vi è una migliore precisazione della religiosità ebraica. Innanzitutto l'uomo è visto come un insieme composto da tre elementi sostanziali con una loro specifica forma: soma (=corpo fisico), psiche (=corpo sottile), pneuma (=corpo glorioso o luminoso di natura corpuscolare e vibratoria) (I Corinti 15, 33-52): Teilhard de Chardin li chiama "biosfera", "noosfera" e "psicosfera". Si è parlato anche e si parla dell'acquisizione di un nuovo "corpo sottile o astrale" capace di attraversare luoghi e spazi anche chiusi con facilità e al di fuori delle consuete coordinate geo-temporali. Tale corpo avrà varie fasi nel suo modo di presentarsi e ciò dipenderà dallo stadio di sviluppo dello spirito fino a giungere alla perfetta luminosità e trasparenza, tanto da essere un "corpo di luce o corpo glorioso". Nei primi tempi, come insegna la teologia e come molti eventi straordinari rivelano (presenza di personaggi mai visti che aiutano nei momenti di bisogno e poi scompaiono), esso, però, sarà similterreno in modo da permettere ai nostri cari di essere più vicini ai luoghi e alle persone lasciate quaggiù sulla terra. Come si evidenzi una tale vicinanza resta comunque un fatto misterioso. Tutto questo presuppone che si sia soggetti a una continua evoluzione, la cui natura dipende dall'esercizio della propria autodeterminazione e da un codice insito in ciascuno, in base al quale ognuno ha un personale percorso da seguire. Secondo i mistici
Mi sembra interessante riferire, a questo punto, quanto dicono i mistici nelle loro esperienze.
I mistici, si sa, sono quelli che hanno avuto un'esperienza diretta dell' "Invisibile" con il superamento temporaneo della barriera costituita dai sensi: la psiche cioè è in un contatto immediato, senza veli e ostacoli, con un altro campo di esperienza vissuto come "reale". Il fisico opera oggettivamente sull'energia-materia, il mistico sull'informazione. Famose, per stare solo ai mistici più importanti, sono quelle raccontate e descritte da S. Giovanni della Croce e da Santa Teresa d'Avila con il "Castello di Dio", dove tutto è luce, canto, ebbrezza spirituale, appagamento totale dell'essere. Non mancano altre ugualmente interessanti fornite da altri mistici, con particolare riferimento allo svedese Emanuel Swedenborg (1688-1772), al danese Martinus Thomsen ((1890), agli italiani Pietro Ubaldi (1886-1972) e Giovanni Tumino. Tutti affermano l'inesprimibilità in termini verbali di quanto andavano "contemplando", come tutti parlano di evoluzione da un corpo astrale (termine coniato da Hout) a uno spirituale. Sul numero dei "livelli" evolutivi c'è diversità di opinioni: nella sostanza, però, non variano di molto. Per Martinus ci sarebbero tre sfere nello sviluppo della vita nell'Aldilà. La prima è costituita da quella in cui s'incontrano i propri "simili" (Inferno, Purgatorio, Paradiso). La seconda introduce al contatto più ravvicinato con la Luce. La terza è quella in cui il bisogno di compiere il "salto di qualità" verso sfere superiori si fa impellente e lo si soddisfa con una successiva reincarnazione tendente a una sempre più completa purificazione. Swedenborg sostiene che, appena morti nel corpo, non si sa ancora di esserlo. Nel frattempo ci si trova in possesso di un nuovo corpo perfetto ed efficiente, con una psiche più potenziata nelle sue facoltà. Seguono l'incontro con persone care e l'esame della vita. In tutto si ha la sensazione di trovarsi in un ambiente sereno, pervaso da una diffusa luce "divina". Per altri mistici i livelli evolutivi sarebbero sette: a ciascuno di essi corrisponderebbe un diverso grado di energia e di vibrazioni. Per G. Tumino (4 regni) il piano evolutivo, simboleggiato nel Sacro Calice, avrebbe queste fasi: regno terreno, regno delle tenebre, avvio col piano astrale (accettazione-smistamento), regno della Luce (con 12 dimensioni), regno di Dio. . P. Pio da Pietrelcina: la voce inttelletiva Analogia con le Gerarchie Angeliche Se ne contano tre ordini gerarchici: • Prima Gerarchia, o Suprema: Serafini, Cherubini e Troni.La Sacra Scrittura ne parla in più luoghi:
Dalla Lettera agli Efesini (Ef 1, 21):
"20che Egli (Dio, ndr) dimostrò in Cristo, risuscitandolo da morte e facendolo sedere alla sua destra nell'alto dei cieli, 21al di sopra di ogni Principato, Potestà, Virtù e Dominazione, al di sopra di qualsiasi dignità o grandezza che possa essere nominata non solo in questo secolo, ma anche nel futuro". Dalla Lettera agli Efesini (Ef 3, 10): "10affinché sia ora svelata, per mezzo della Chiesa, ai Principati e alle Potestà, nell'alto dei cieli, la multiforme sapienza di Dio". Dalla Lettera ai Colossesi (Col 1, 16): "16perché in lui sono state create tutte le cose nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili, i Troni, le Dominazioni, i Principati, le Potestà: tutto è stato creato da lui e per lui". San Gregorio II (che fu papa dal 715 al 731) ridusse a nove gerarchie od ordini i dieci cori di angeli riconosciuti dagli Ebrei; precisamente: 1. Angeli;I Cherubini e i Serafini sono gli angeli più vicini a Dio. San Tommaso, alla questione CVIII, articolo 2, dice che i Troni sono vicini a Dio quanto i Cherubini e i Serafini perché Dio sta seduto su di loro. Dionigi non fu l'unico a tentare di catalogare gli Angeli. Sant'Ambrogio, vescovo di Milano nel quinto secolo, aveva proposto una gerarchia diversa: Serafini, Cherubini, Troni, Principati, Dominazioni, Potestà, Virtù, Arcangeli e Angeli. Questa classificazione si avvicina molto a quella più moderna ad opera di Alice Bailey ed altri autori teosofici. L'antica tradizione ebraica, secondo Ben Maimon, ammetteva dieci gradi, dieci ordini di angeli: 1. I chaios acodesh, puri, santi. La Suprema Gerarchia riceve immediatamente le illuminazioni da Dio e le comunica alla Media. Questa le attua passandole all'Infima che ne partecipa e le porge agli uomini. Ai nomi dei nove Cori Angelici corrispondono altrettanti uffici, perciò si dice che i Serafini sono tutto ardore di carità; i Cherubini luce d'intelligenza, I Troni, sede dell'Onnipotente; le Dominazioni, zelanti la gloria di Dio; le Virtù, rivestite di forza divina a bene del mondo; le Potestà armate contro l'inferno e le forze delle tenebre; i Principati, presidenti alla protezioni delle grandi società religiose e civili; gli Arcangeli, preposti al patrocinio delle nazioni e Comunità religiose; gli Angeli, alla custodia del genere umano. Tali ministeri sono cinque:
La scala di Giacobbe esprime non soltanto il concetto fra il basso e l'alto, ma anche quello di gerarchia: si parla di "scala sociale" per designare la gerarchia delle posizioni che gli esseri umani occupano gli uni rispetto agli altri. Si parla di scala di valori, di scala cromatica, ecc... L'intera esistenza, dimostra costantemente, la necessità di una scala. Che l'evoluzione dello spirito non segua questo percorso? Gli insegnamenti delle Guide (diversi regni)
Un contesto è sempre limitativo nella sua comprensione. Esistono delle Gerarchie che sono lì essenzialmente per dare Amore ed aiuto a livello della loro frequenza vibratoria elevatissima.
C'è un gran numero di frequenze e c'è una moltitudine di coscienze che si risvegliano attraverso di loro. Alcune Guide dicono: " Noi viviamo in modo completamente diverso. Per prima cosa riceviamo un insegnamento che riguarda il mondo sul quale viviamo, lavoriamo e siamo incarnati (anche se l'incarnazione non ha la stessa connotazione di quella che può esserci nei mondi di terza dimensione) Fin dall'inizio impariamo ciò che corrisponde al sapere, alla conoscenza del mondo sul quale viviamo. Impariamo a conoscere i diversi regni, perché non ci sono solo sulla Terra numerosi regni (Ritrovate gli stessi nell'Universo, anche se sono diversi per vibrazione. Esistono perché fanno parte della vita). Noi dunque studiamo questi differenti regni, il modo in cui funzionano, studiamo tutte le capacità della nostra mente ed anche, quando possiamo farlo, i mondi diversi dal nostro (questo dipende in quale "sezione" ci troviamo), ed impariamo molto sugli altri mondi e su tutto quello che ci circonda" Esse sono anche i guardiani della Pace Universale, i guardiani della Conoscenza, i guardiani che insegnano l'Amore. Dicono: " Noi siamo una gerarchia che opera su altri raggi e con un'altra coscienza. Potremmo applicare il termine coscienza ad una gamma infinita. Vogliamo semplicemente dirvi che esistono milioni, miliardi di livelli di stati di coscienza e che ogni giorno voi cambiate il vostro secondo quello che oggi capite e non avete potuto ben capire ieri, riguardo a quello che capirete domani e che oggi non potete capire. Tutto avviene secondo la comprensione che avete della vita e di voi stessi" A ciascuno viene assegnata un'entità che accompagni l'uomo durante la sua esistenza. Questa ha il dovere di proteggere, dare la forza che manca nell'affrontare certe esperienze difficili, ma resta neutra riguardo alla evoluzione; è lì per dare il suo amore, per dare il massimo di protezione e per seguire passo dopo passo. Nel corso dell' esistenza, secondo il proprio cammino evolutivo e soprattutto secondo la missione che ciascuno ha programmato, possono essere date altre guide.
Certe guide di alto livello possono seguire per moltissimo tempo, vedendo che si avanza in modo molto veloce e dando così un insegnamento superiore. Tutto avviene attraverso l'energia del vostro Sè Superiore: in questo stadio sono necessarie certe frequenze vibratorie che bisogna sviluppare. L'azione delle vostre guide, infatti, non può essere fatta che attraverso Il Sè Superiore, al livello dell'energia. Più si chiederà al proprio Sè Superiore di guidare l' esistenza, più si controlleranno le proprie emozioni, i pensieri, i sentimenti, più questo Sè si manifesterà in tutta la vita. E' come se, in un sol colpo, venissero tolti i veli che mascherano la propria stessa realtà. Per arrivare a molto di più l'Amore Incondizionato, controllare tutte le emozioni, per lo meno quelle negative.
Ogni anima ha accesso a ciò che è in grado di capire, di vivere, e più dunque le anime sperimentano, più hanno acceso ad una moltitudine di livelli e più hanno possibilità di imparare. Per potere integrare la coscienza del Sè, ci sono alcune basi che bisogna necessariamente lavorare e stabilizzare. Certamente la prima è l'Amore, con quello che ne fa parte, cioè la Saggezza, la CompassionePace interiore. Poi, l'anima deve aver capito di essere tutto e nello stesso tempo niente in rapporto a quello che deve ancora capire della vita, quello che essa deve imparare qui ed altrove. Bisogna che capisca la necessità per lei di integrare molta umiltà. Secondo la concezione spiritista (nove sfere di esistenza) La vita nella sfera media sarebbe sostanzialmente simile a quella terrena, con la differenza che mancando l'impulso alla conservazione e alla riproduzione, non ci sarebbero antagonismi, competizioni e rivalità. Nell'ambiente in cui si svolgerebbe l'esistenza ultraterrea vi sarebbero paesaggi coerenti a quelli terreni, e tutto verrebbe creato e condizionato da una sorta di pensiero collettivo. Infatti nell'Aldilà pensare si identificherebbe nel creare. Pensare un qualcosa significherebbe realizzarlo. Tale creazione avrebbe però del limiti, in quanto nessuno avrebbe la facoltà di creare o annullare un ambiente comune, e ciò per non condizionare la serenità degli altri. Esisterebbero attività usuali e quelle di carattere superiore, per esempio fiorirebbero le arti e le scienze, nelle quali ogni entità disincarnata opererebbe a secondo le possibilità che può comprendere e che può contenere. La comunicazione avverrebbe non a parole, ma per telepatia. I pensieri e gli affetti, perfino i suoni (quali espressioni verbali del pensiero), si comunicherebbero reciprocamente con immediatezza. Come le comunicazioni, anche gli spostamenti sarebbero istantanei, perché basterebbe avere la volontà di vedere una qualsiasi porzione di spazio per esserci. Nell'Aldilà lo spazio farebbe parte dei canoni della tridimensionalità come nel mondo materiale, ma si estenderebbe in una dimensione differente. Circa il tempo, invece, le entità disincarnate avrebbero età diverse, ma non necessariamente quella corrispondente all'epoca del trapasso, ma ognuno assumerebbe l'età in cui meglio poté attuarsi in vita. In altri termini per superare gli errori in cui sarebbero cadute nelle esistenze precedenti: Nelle due prime sfere, le più vicine al nostro mondo fisico, gli abitanti permanenti vivono un tipo di vita assai simile a quello che erano soliti condurre sulla Terra. Sono così attratti dall'esistenza materiale che, dopo il trapasso, non desiderano progredire oltre la regione eterica del mondo fisico, dove sostano più o meno a lungo, fino a quando non si desterà in essi il desiderio di progredire. Giunge notizia anche di luoghi di apprendimento, vere e proprie scuole, nonché di luoghi di culto. Infatti, le persone che qui amano continuare le loro pratiche religiose, costruiscono col pensiero le loro chiese e gli ex-ministri del culto mettono in atto le loro antiche vocazioni, proprio come facevano sulla Terra. Si tratta, insomma, di mondi iperfisici abitati da un'umanità la quale, su queste prime sfere, tende a mantenere le abitudini che aveva in Terra e lavora, studia, prega e si diverte. Qui avviene l'incontro con Maestri preposti alla formazione degli abitanti permanenti dei vari sotto-piani del mondo astrale, stimolando in essi quegli interessi di cui sono carenti, onde prepararli alla vita che è loro dinanzi. Un tipo molto grossolano e rozzo, dopo il trapasso, si va a localizzare nella regione eterica del mondo fisico e qui continua a vivere un'esistenza assai limitata, rivive e prova su di sé gli effetti delle buone e cattive azioni da lui commesse nella sua vita passata, comincia a sentire l'impulso ad allontanarsi da tutto ciò che è simile alla vita trascorsa, in questo aiutato dall'assistenza degli Aiutatori Invisibili e delle Guide Celesti che incessantemente si prodigano nel recupero delle anime disorientate e smarrite. • La prima sfera Quella che Robert Allan Monroe, nel suo libro "I miei viaggi fuori dal corpo", chiama "Localizzazione 2" dovrebbe coincidere, con buona approssimazione, con la prima sfera, secondo quanto riferiscono altri sperimentatori. Diversi, in un ambiente diverso, ma mantengono caratteristiche umane e comprensibili. Si tratta di un punto di ritrovo, dove i nuovi arrivati aspettavano amici o parenti. Vi possono essere altri che, localizzati nella prima sfera dell'astrale, non sono attratti da nuovi interessi e di buon grado si adattano alle condizioni di vita che trovano confacenti alla loro natura, essendo assai simili a quelle terrene. La loro felicità consiste nel vivere insieme.• La seconda sfera Racconta uno spirito: "Strinsi le mani del mio amico e feci del mio meglio per essere controllato dalla sua volontà e immediatamente le pareti della camera divennero confuse e indistinte; lo stesso fu per i mobili e, ancor prima che me ne rendessi conto, noi ci trovammo fuori, all'aria aperta, in un piccolo campo e, in distanza, c'era quello che poteva sembrare un tipico villaggio inglese."• La terza sfera Racconta ancora uno spirito: "Feci come mi aveva detto: all'istante la scena che era intorno a noi cominciò ad oscurarsi e gradualmente fu sostituita da un'altra scena. Tutto intorno a noi era completamente diverso: quando un'entità umana raggiunge queste sfere, si accorge che sono anche abitate da altre entità le quali non hanno origine umana.• La quarta sfera Quando un essere umano, dopo il trapasso, raggiunge la quarta sfera, viene colpito dall'assenza di ogni tipo di attività esteriore. In luogo dell'attività fisica egli troverà una maggiore attività mentale, poiché il principale interesse degli abitanti permanenti della quarta sfera è la trattazione di problemi di carattere evolutivo: dibattiti sullo sviluppo della scienza oppure la formulazione di nuove teorie che essi cercano di collaudare.• La quinta e sesta sfera La quinta e sesta sfera sarebbero abitate da ricercatori in numero ancora maggiore, che lavorano a vantaggio dell'umanità. Siamo nelle sfere superiori della controparte astrale della Terra, dove, medici, fisici, filosofi, desiderano aiutare la Terra nel modo che è loro peculiare..• La settima sfera Gli abitanti di questa sfera vivono quasi sempre in solitudine, giacché sono convinti che il loro progresso evolutivo può essere compiuto solo col completo isolamento e nel silenzio.• Il mondo mentale Sotto la spinta dell'Io, il quale sollecita il veicolo che occupa a passare nel mondo mentale, l'essere umano, il cui soggiorno è oltre il piano astrale, deve passare attraverso la "seconda morte". Il passaggio dal mondo astrale a quello mentale è del tutto indolore e consiste semplicemente nel disfarsi di un involucro.
(In) Gesù troviamo un'Unità con il Padre, il Creatore, passando attraverso tutti i vari stadi di sviluppo; perfetto nella mente, perfetto nella collera, reso perfetto nella carne, diventato perfetto nell'amore, diventato perfetto nella morte, diventato perfetto nella psiche, diventato perfetto nel mistico, diventato perfetto nella coscienza, diventando perfetto nelle forze dominanti superiori. Così Egli è come il modello, e attraverso la conformità con tali leggi resa perfetta, il destino, il predestinato, la premeditazione, la volontà resi perfetti, la condizione resa perfetta, Egli è un esempio per l'uomo, e soltanto come uomo, perché Egli visse soltanto come uomo, Egli morì come uomo.
I vari livelli secondo la Medianità (Otto livelli)
Primo Livello: sono gli spiriti avvolti
dall'oscurità. Il loro compito è quello di essere presenti in posti di
sofferenza, come funerali, omicidi, suicidi, incidenti vari;
Secondo Livello: qui gli spiriti hanno il compito di osservare le azioni malvagie e gli imbrogli di qualsiasi tipo. La loro coscienza ad un certo punto ne prova disgusto e nell'incarnazione successiva eviterà quelle azioni; Terzo Livello: questi spiriti sono costretti a stare vicino a quelle persone alle quali, durante la vita, erano legate dall'odio, dall'invidia e dalla rivolta. Non possono danneggiare nessuno, neanche quelli con i quali avevano avuto un rapporto negativo. Questa comprensione sviluppa il desiderio di astenersi dal male e sicuramente è un processo evolutivo dell'anima; Quarto Livello: questi spiriti vivono accanto alle persone che hanno amato in vita e hanno capacità di inviare energie positive, con messaggi telefonici e sogni premonitori; Quinto Livello: questi spiriti sono chiamati "Aiutanti Invisibili", perché hanno il compito di trasmettere sentimenti ottimistici e di inviare avvertimenti quando sta per accadere qualcosa; Sesto Livello: sono spiriti che hanno il privilegio di ispirare l'intelletto umano per soddisfare l'urgenza di nuove scoperte nei vari campi; Settimo Livello: essi trasmettono la loro conoscenza circa la realtà. Molti scienziati come Einstein e Newton fecero le loro scoperte più importanti o in sogno oppure attraverso la voce che suggeriva loro le soluzioni. Sono gli spiriti più saggi che sono vissuti per la ricerca e la scoperta della Realtà. Sono anche chiamati "Ricercatori". Quando la loro evoluzione spirituale è perfetta, possono anche reincarnarsi e la loro vita terrena sarà illuminante per tutti gli esseri umani; Ottavo Livello: questo è quello dei Santi (veri), ai quali è concesso il privilegio di far parte della Gerarchia Divina degli Spiriti Puri. In questo caso hanno il compito di aiutare gli uomini e eliminare la sofferenza. Secondo la Transcomunicazione (Due stadi)
Primo stadio. La purificazione si ha in vari modi: parziale e temporaneo allontanamento da Dio, esercizio
della carità e dell'umiltà verso i viventi ancora quaggiù sulla terra,
progressiva presa di coscienza della propria chiamata a dialogare con un
Qualcuno e un qualcosa di distinto dall'esclusivo proprio Sé, sperimentazione
della solitudine e della nudità dell'essere, dirozzamento della persona con la
progressiva autoconsapevolezza della necessità di raffinarsi e di liberarsi dai
difetti terreni, nascita del bisogno di staccarsi da orizzonti angusti di
esistenza per andare verso altri più ampi, una non improbabile sofferenza per il
vagare ancora incerti nel metaforico mare
della ricerca di un approdo. Naturalmente in questo stadio è probabile che si abbia ancora un corpo
similterreno, magari dotato di una particolare energia, ma pur sempre ancora
legato in qualche modo alla materia, così come noi la conosciamo, con tutti i
limiti che questa particolare fisicità
comporta.
Secondo stadio. Una volta riacquistata la propria autonoma trasparenza, l'anima è come sospinta da una potente e irresistibile forza interna a salire in "alto" per scoprire panorami sempre più puliti del vivere. A questo punto è probabile che intervengano Guide o Maestri (Angeli, Santi, Saggi), che hanno lo scopo e la funzione di insegnare i primi "segreti" da apprendere per ascendere pienamente purificati nella Terra Promessa dell'incontro con Dio. Queste saranno forme sempre maggiormente raffinate di "illuminazioni interiori" di natura mentale che andranno ad arricchire il patrimonio conoscitivo dell'anima e, quindi, a far sorgere fortemente in lei il desiderio dell'abbraccio con la Fonte della felicità. Si salirà così da dimensione in dimensione, da livello in livello, in cui ciascuno troverà la propria soddisfacente collocazione, anche se in maniera provvisoria: si scruterà allora sempre più a fondo se stessi, perché è da questo sforzo di ricerca che originerà il "salto" verso possibilità superiori di esistenza. Una simile "freccia evolutiva" non avrà mai termine, in quanto si sviluppa fuori dalla logica spazio-tempo, perciò per noi incomprensibile nella sua natura. In questo processo-cammino ognuno avrà i suoi personali "tempi" da seguire: chi avrà iniziato quaggiù un simile percorso, certamente li vedrà visibilmente ridimensionati nella loro durata. Da un corpo similterreno si passerà gradualmente a uno glorioso, luminoso e bellissimo, che si avrà nella risurrezione universale. Ciò che accadrà dopo, chi può dirlo? Non ci sono parole adeguate per esprimerlo. Qui sta il mistero, che finalmente si risolverà nella piena e totale gioia di "essere" e di "esserci". Il canto polifonico, allora, che dinanzi all'Inimmaginabile e all'Indescrivibile verrà ripetuto in maniera sempre nuova, stupita e per ognuno diversa sarà quello del "Grazie, grazie, grazie". Secondo la filosofia Yoga (2 piani, ciascuno con diversi sottopiani)
Entrando di più nello
specifico dell'evoluzione anche fisica, c'è da dire che con grande interesse in questi ultimi mesi ho letto un libro di
Yogi Ramacharaka "The Life beyond Death" (tradotto in italiano:
La vita oltre la morte, Ed. Venexia, Roma 2000, pp. 162, € 11,36). In esso l'Autore espone quella parte della
filosofia yoga che parla dell'anima e dei suoi vari stadi evolutivi dopo la
morte fisica, gettando, se così si può dire, nuova luce non solo su quanto già
in qualche modo si sa di tale condizione, ma anche su alcuni fenomeni legati alla parapsicologia
(chiaroveggenza, telepatia...) e alla
stessa medianità.
Innanzitutto si parte dal presupposto che la morte in sé non esiste, perché fondamentalmente essa è soltanto un'esperienza temporanea di "abbandono" del corpo fisico. Durante questa fase le forze materiali si affievoliscono, mentre si potenziano e si acuiscono quelle psichiche con la produzione accentuata di fenomeni come la chiaroveggenza e la chiaroudienza (visione e dialogo con parenti defunti), operazione da considerare non come una manifestazione di compensazione della sofferenza cerebrale. A questa fase segue quella di un sonno profondo, una sorta di "letargo" dello spirito che nel frattempo ha assunto un "corpo astrale", cioè un "involucro" formato da una sostanza materiale molto raffinata (aura similcorporea): è in questo stato che si verificano le apparizioni di trapassati e i relativi loro "apporti" di oggetti durante le sedute medianiche e si mette a fuoco il ricordo concentrato dell'intera vita trascorsa dall'anima sulla terra. Una volta "risvegliata" dal sonno, questa inizia il suo cammino nei vari "piani di esistenza", che sono costituiti non da "luoghi" ma da particolari "condizioni" di attività dell'energia eterna, che in ognuno vibra in maniera diversa, come avviene nelle onde elettromagnetiche e in quelle acustiche. Tali "piani" non sono quindi espressione o configurazione della materia, ma modulazioni dell'energia vibratoria. I "piani di esistenza" sostanzialmente si dividono in due grandi categorie: i "piani astrali" e i "piani spirituali" più elevati. I "piani astrali" ( o "altri versanti") sono quelli esistenti fra i piani naturali e quelli spirituali più alti e a loro volta sono formati da molti "piani" e "sottopiani". Nei "piani astrali inferiori" si esternano maggiormente alcune attività psichiche dell'uomo (chiaroveggenza, telepatia, psicometria), mentre in altri più bassi, "abitati" da individui ancora troppo legati alla terra o da quelli scomparsi di morte violenta (incidenti, suicidi...), si verificano fenomenologie come apparizione di fantasmi, di persone in sogno, di cosiddetti spettri e sono pieni perlopiù di involucri abbandonati che vagano e che in qualche modo possono essere "ricaricati" di vitalità durante le sedute medianiche dall'energia mentale del medium o dei presenti, per cui molta cautela è da porsi in simili situazioni, nelle quali, in ogni modo, come "discrimine" della vera origine del messaggio è quello di analizzarne bene la natura e la qualità. I "piani astrali" sono, inoltre, il regno degli ideali, dove ogni persona con la sua forma-pensiero si crea il "suo" luogo più adatto, come "proprio ambiente". I "sottopiani astrali" (e ne sono molti) sono quelli tipici delle forze psichiche (es. onde-pensiero) e non è detto che siano sempre piacevoli e salubri, perché possono essere la condizione in cui sostano le anime rozze e di bassissimo livello evolutivo. I "piani spirituali superiori", invece, sono quelli in cui l'anima, deprivata di ogni forma similcorporea, si avvicina di più all'Energia Divina, "riconosce" gli affetti e le "affinità" e ha la possibilità di "visitare" i piani inferiori. Tutta questa dinamica, secondo la filosofia yoga, si fonda sul principio che scopo dell'attività dello spirito è quello di realizzare i suoi più profondi personali desideri. Alcune Conclusioni Una evoluzione, dunque, esiste ed è un'attività dinamica continua, il cui fine ultimo è pervenire a Dio, origine e conclusione di Tutto: la persona resta identica a se stessa, ma si trasforma Spiegazioni prevalentemente intellettualistiche senza il riferimento a un Dio personale non sembrano plausibili, perché aride, astratte, insoddisfacenti e certamente non vitali. Si può mai ipotizzare solo una Conoscenza perfetta senza un conseguente relazionarsi a un Amore perfetto? Quale significato di "pienezza" avrebbe senza quest'ultimo? E un Amore perfetto non deve avere come oggetto un Essere altrettanto perfetto? Dai numerosi "indizi" si può correttamente parlare di realtà di diversi "piani provvisori di esistenza" (livelli, stadi, dimensioni) per tutti gli esseri viventi nell'immenso universo Tali "piani" non sono luoghi circoscritti di natura statica, ma condizioni spirituali in costante e progressivo cambiamento, con ambienti sempre più luminosi e gradevoli e atmosfere via via sempre più serene e festose Le Guide si succedono a seconda del grado di maturazione della persona, il cui percorso rimane sempre e comunque individuale Pur balbettando in questa materia, perché si è di fronte al più "grande mistero" dell'universo visibile e invisibile, la serietà vuole che presumibilmente si può indicare con sufficiente probabilità, se non con certezza, l'itinerario che l'anima segue nell'Aldilà:
Questo è il più che probabile percorso che si avrà. Il passaggio da una dimensione a quella successiva, pur ancora separate e distinte, dipenderà dal grado di trasparenza e di maturazione conoscitiva e amorosa che si va raggiungendo: ciascuno, cioè, progredisce verso ciò che è in grado di capire e di vivere. Ovviamente chi sulla terra ha già percorso alcuni di questi stadi (anime sagge, mistiche, sante...) ha un lavorìo, per così dire, temporalmente inferiore da compiere e la "Casa del Padre" gli si presenta molto più vicina E così la contorta vicenda umana avrà il suo epilogo nella Luce, nella Verità, nella Vita, fra le braccia tenere del nostro Padre e la notte sarà finalmente sconfitta L'evoluzione della storia personale sarà per tutti così? La speranza che alla fine vincerà la misericordia divina anche sulla malvagità in me è viva e ben fondata: può mai un Padre lasciare al suo destino un suo figlio da Lui tanto amato, anche se da esso è stato tradito? Penso proprio di no Perciò fatalismo e rassegnazione sono negatività che non dovrebbero far parte della struttura mentale di una persona che intenda pensare con la propria testa Per ora: la preghiera per i nostri cari in cammino giova moltissimo ad accelerare il loro percorso; essi, a loro volta, vegliando su di noi, ricambiano il nostro ricordo in maniera misteriosa, ma per noi, se si è attenti, sempre estremamente gratificante In conclusione: Non smettere mai di cercare ciò che si ama o si finirà per amare solo ciò che si trova, cioè il banale e l'insignificante, nel qual caso il cammino potrebbe essere ancora molto lungo sul piano evolutivo. Quindi : non essere ciò che si vuole, ma volere ciò che si è o pensare di più non a ciò che non si ha, ma ciò che non si è! Diceva Pascal: "Solo per chi non vuol vedere c'è tanta oscurità, ma per chi vuol vedere c'è abbastanza luce!" |