Recenti esperienze di metafonia
(Da "Il Giornale dei Misteri")

In questi ultimi mesi, precisamente in aprile-maggio, dopo circa dieci anni ho ripreso le mie sperimentazioni di metafonia (quindici minuti di registrazioni ogni due-tre giorni) e devo dire che le risposte "pertinenti" alle relative domande sono arrivate da parte delle "voci" con la consueta puntualità, come del resto già accaduto in passato. Prima di riportarne alcune ritengo, però, necessario e
comunque sempre opportuno premettere tre osservazioni.
Prima. La realtà delle "voci" non può più essere messa acriticamente in discussione. Da tante parti ne è stata provata l'esistenza e abbastanza ampiamente. Non si sa ancora con certezza il "come" del fenomeno avvenga né l'origine, ma tutto fa supporre, ed io ne sono fermamente persuaso, che si tratti realmente di un "qualcosa" che ha una strettissima attinenza con l'Altra Dimensione di vita, quell'Altro Versante velato ma contiguo e parallelo al nostro.
Seconda. È stata da tempo codificata la verità cristiana della Comunione dei Santi, con l'implicita relativa possibilità di una interazione con essi: ne parlano Il Credo, il Concilio Vaticano II e il teologo ufficiale del Vaticano Gino Concetti. Nel Credo si recita: "Credo nella Comunione dei Santi". Nella Costituzione "Lumen gentium" (n. 49) del Vaticano II viene esplicitamente affermato: "Il cammino con i fratelli morti non è minimamente spezzato". Il teologo Gino Concetti faceva notare: "È possibile una comunicazione tra coloro che vivono in uno stato di riposo eterno, in Paradiso, in Purgatorio... Può anche darsi che Dio permetta ai nostri cari di inviarci messaggi per guidarci in certi momenti della nostra vita" (la Repubblica, 27-11-1996). La stessa Chiesa nel 1969 istituì presso la Pontificia Accademia Alfonsiana la Cattedra di Paranormologia, affidandone l'insegnamento a padre Andreas Resch, e incoraggiò con una relazione debitamente autorizzata la ricerca sulle "voci" al III Congresso Internazionale di "Imago Mundi", svoltosi nell'autunno del 1970.
Terza. La risposta che Papa Pio XII diede al P. Agostino Gemelli in merito all'episodio accaduto a quest'ultimo il 17.09.1952 (registrazione della voce del padre che lo chiamava con l'affettuoso appellativo di "testone"): "Questo è un fatto di scienza, non di medianità, Il magnetofono incide quello che gli si dà, e se qui è inciso qualche cosa, vuol dire che è avvenuto all'esterno. Continui pure, perché il progresso della scienza deve continuare. La Chiesa non è contro il progresso della scienza, non ha nessuna intenzione oggi di ripetere il caso Galilei. Questa esperienza potrà segnare l'inizio di un nuovo studio scientifico per confermare la fede nell'Aldilà". A queste parole non c'è nulla da aggiungere, tanto sono chiare!
Quando si parla di metafonia occorrerebbe tenere sempre ben presenti e mai sottovalutare queste tre premesse.
Ritornando alla mia recente ripresa della sperimentazione mi è balzato subito alla mente il fatto che le "voci" si sono ricordate perfettamente di me e del lungo intervallo di tempo trascorso, naturalmente anche del mio vissuto personale, e, come al solito, si sono presentate benevoli e incoraggianti, come volessero esprimere la loro gioia nel veder riannodato il "dialogo" interrotto.
Di seguito riporto qui alcuni stralci di "risposte", inserendole nel loro contesto comunicativo.

D.: Un saluto a P. Gerardo Di Flumeri (Vice Postulatore Emerito della Causa di Canonizzazione di P. Pio, un caro mio amico scomparso l' 8 maggio 2005).
R.: "Ge-rar-do. Vicino".

D
.: "P. Gerardo, Michele ti vuole bene".
R.: "Grazie. Gerardo. Io voglio bene a te". N.B.: Questo era il suo solito modo di esprimersi.

D.: Chiedo una parola di conforto per due genitori che hanno perduto la loto figlia ventiquattrenne.
R.: Si. Sono vivente. Vivente".

D.: Un saluto affettuoso agli Angeli.
R.: "Noi siamo vicini".

D.: Chiedo di poter sentire un loro canto.
R.: "Il canto non posso".

D.: Ammiro e rimango stupito per lo loro "trasparenza"
R.: "Trasparenti".

D.: Siete belli!
R.: "Certo. Cari. Attenti".

D.: Un caro saluto a Voi Angeli.
R.: "Si. Tutti qui".

D.: La mia vita vuole continuare come a Voi piace.
R.: "Tu vai".

D.: Comunico loro una bella notizia pervenutami qualche giorno prima.
R.: "Contenti".

D.: Un saluto al mio fratellino Gino.
R.: "Si. Gino".

Spesso nella registrazione si sentono voci di fondo, canti appena accennati, brusii, scricchiolii meccanici all'interno del registratore (un Grundig CR 100) come di qualcuno che sta tentando di articolare una parola, ma senza riuscirvi. Accenno soltanto a questi fenomeni concomitanti solo per un dovere di correttezza informativa, ma non vi do una eccessiva rilevanza, perché alle cose non sufficientemente chiare non mi sembra giusto né scientificamente valido riservare tanta importanza.
Fra tutte le altre risposte ho scelto queste poche di carattere generale, perché mi sembrano le più intelligibili e quelle più ricche di umana cordialità. Naturalmente, come del resto in altre esperienze, si presentano perlopiù sintetiche e quasi telegrafiche e comunque sottolineano una diffusa attenzione fatta di luminosità.
Come il lettore può notare, ho cercato di compiere un balzo in avanti rispetto al passato. Ho conservato un rapporto discreto, dialogante, amichevole, volto più a confortare gli altri che a confermare a me stesso la verità del fenomeno.
Un'altra cosa vorrei far notare. Ho cercato di parlare direttamente con gli Angeli, esseri luminosi e trasparenti, perché spinto dal desiderio di elevare il livello interiore del "contatto", anche in vista di una crescita spirituale più intensa. Che in realtà le risposte provengano da essi non saprei dirlo, ma il lettore attento può giudicare da solo sulla natura e il significato di quanto, sia pur brevemente, ho riferito sopra. Sta di fatto, però, che il giorno prima del ricevimento di una notizia per me gradevole, è pervenuta a casa una telefonata "misteriosa" e "strana": si sono sentiti chiaramente un rumore come di un treno in movimento, uno sfoglio veloce di carte e voci corali di fondo. Abbassata la cornetta del telefono, quest'ultimo inspiegabilmente sul piano tecnico continuò a squillare per oltre quindici minuti: mai accaduto prima un episodio simile!
Non so cosa avverrà in futuro in queste sperimentazioni, ma io sono convinto che quando si possiede un'apertura mentale e di cuore, naturalmente sempre attenta e mai disgiunta da rispetto e da discernimento critico, con queste "realtà" a noi vicine non si può che venirne fuori migliorati nel proprio modo di vedere e valutare le cose, più arricchiti di luce interiore, più disponibili a uno sguardo di fraterna solidarietà verso chi soffre, verso chi cerca una risposta al "perché" del proprio vivere e soprattutto verso chi si sforza di servire fedelmente la verità, in sé molto più complessa di quello che appare, facendosene pacatamente un umile testimone in questo strano mondo molte volte preda del dubbio e dell'incertezza. Come prevedeva Pio XII, da un'autentica e seria ricerca scientifica, associata a quanto contenuto nella S. Scrittura e alla riflessione teologica e filosofica, anche la fede non può che ricevere un benefico e più completo giovamento, peraltro tanto richiesto e cercato dalle coscienze più sensibili ancora oggi esistenti, per fortuna, in alcune persone. In fondo chi può "restituire" all'uomo il volto originale della propria identità, in modo che ciascuno possa chiamarsi per nome? Sarebbe bene meditare ogni tanto su questo!