L'Oltre nella Medianità
(Da "Le voci dei Viventi nell'Oltre", SugarCo, Milano)

Anche la storia della medianità, di quella vera e autentica, ha da dire qualcosa sull'Aldilà. Mi riferisco soprattutto a quella che si esprime con una fenomenologia straordinaria e inspiegabile sia alla panchette, alla scrittura automatica e al tabellone (o cartellone) che ai tanti eventi legati alla trance, ai molti "messaggi" da parte dei "Maestri dell'Aldilà" del moderno "channelling" (da "channel: canale, secondo la New Age).
C'è, per esempio, l'esperienza delle "corrispondenze incrociate" (=spezzoni di messaggi comunicati a medium che si trovano in luoghi assai distanti e fra di loro sconosciuti: ordinati in unità, tali messaggi acquistano un significato straordinariamente chiaro e coerente).
C'è quella della comunicazione, durante le sedute, di informazioni, notizie e particolari assolutamente ignoti sia al medium che ai presenti.
In questi casi non si può parlare di proiezioni inconsce o di telepatia a livello inconscio ( poi con chi, quando certi fatti sono oscuri a tutti?). A parte la frode o i trucchi, che ovviamente per il nostro discorso non vengono tenuti in alcuna considerazione, e a parte l'accortezza che occorre sempre conservare nel saper distinguere la nota gamma di fenomeni legati alla medianità (dal poltergeist in su) e il fatto della "contaminazione" culturale o inconscia del medium relativamente al messaggio comunicato, qui a noi interessa quella che, a giudizio degli studiosi più seri, può ritenersi degna di attenzione. Intendo parlare delle esperienze come quelle portate avanti dal Cerchio Firenze 77 (57), da A. Kardec (58), dal Cerchio Esseno (59), dal Cerchio medianico Kappa (60), dal Gruppo Sperimentale di Scole (Inghilterra: dal 1993), dagli amici de "Il Convivio" di Roma (61), dal Cerchio Astorga di Palermo, da Giorgio di Simone (62), dall'irlandese Geraldine. Cummins (cfr. "La Via dell'immortalità": parla l'Entità F. Myers, il confondatore della Società della Ricerca Psichica di Londra), da Marcelle de Jouvenel.
Da questo insieme di esperienze viene fuori un quadro indicativo della realtà dell'Aldilà, che sinteticamente potrebbe essere così delineato nelle sue sequenze:
- Trapasso come esperienza gradevole.
- Il corpo è visto come un qualcosa di "estraneo".
- Ci si "vede" come provvisti di un altro corpo (come nelle esperienze OBE o dei viaggi astrali).
- Si osserva il pianto delle persone sul proprio corpo.
- L'anima è lucidissima e nel pieno possesso delle sue facoltà.
- Incontro con persone trapassate.
- Incontro con l'Essere di Luce (con lui si fa il punto della situazione).
- Si avverte la necessità di farsi una ragione del nuovo stato.
- Sonno rigeneratore (per adattarsi al nuovo ambiente).
Risveglio e incontro festoso con parenti e amici.
- Ingresso nelle sfere iniziali (ambienti similterreni: mondo astrale, luminoso per i buoni, nebbioso per quelli bisognosi di purificazione).
- Psiche creativa di luoghi e situazioni.
- Incontro con le "guide", che hanno il compito di aiutare l'anima a "svuotarsi" dei residui della colpa.
- Incontro con Dio.
- Aiuto verso i viventi sulla terra.

Come si può notare, anche queste esperienze concordano in quanto a contenuti con quelli offerti da altre di diversa natura e provenienza. Certamente nella medianità occorre sempre procedere con estrema cautela, senso critico e costante verifica dell'attendibilità dei messaggi e dei canali (medium o sensitivi), perché molte cose possono essere distorte, anche in buona fede, dalla mediazione culturale o emozionale della guida fisica nella seduta (medium). I giochi dell'inconscio possono essere tanti e anche stupefacenti: perciò prudenza. Con questo non si esclude, però, che talora, come nelle esperienze su accennate, si verifichi qualcosa di straordinario, di un contatto diretto cioè fra un'altra Dimensione e la nostra. Come ciò avvenga non è possibile dirlo con chiarezza. Sarà un incontro immediato con l'inconscio del medium? Sarà un'illuminazione speciale riservata a persone particolarmente ricettive? Sarà l'apertura di uno squarcio di quel "velo" che separa il visibile dall'invisibile? Nessuno può dirlo con esattezza. Sulla veridicità delle informazioni pesa soltanto il metodo statistico della sostanziale coincidenza e concordanza fra tutto questo insieme di elementi comunicati. E questo qualcosa pur deve significare.