Elia Irmici
Elia Irmici (San Severo 28.10.1889 - 21.4.1979), figlio di Antonio, è stato uno dei pittori e decoratori di cui San Severo dovrebbe andare fiera. Formatosi alla scuola di Don Bosco, fu uno dei primi e più attivi collaboratori dell'Istituto Salesiano e poi Presidente per diversi anni degli ex-allievi. Durante il peri­odo dell' occupazione alleata contribuì non poco alla salva­guardia dell 'Istituto Salesiano. Dal punto di vista artistico si formò alla scuola del grande Maestro Riccardo Sparavilla. presso la cui Scuola di Disegno insegnò per due anni Dise­gno.
Elia Irmici è stato un pittore che amava i toni chiari, classico nella composizione delle figure, tutte attraversate da un soffio di leggerezza oltre die di serenità. Uomo di profonda fede religiosa, sapeva far parlare le sue tele di invito a proiettare lo sguardo sulla trascendenza: quanta espressività comunicano ancora oggi quegli occhi di Don Bosco, quadro attualmente conservato nella Chiesa di San Nicola in San Severo. Un altro tema preferito era il paesag­gio illuminato della natura: bello il Tramonto sul lago (foni. Irmici). I suoi lavori si trovano disseminati un po' ovunque. A San Severo ha decorato molte case signorili: E. Fraccacreta, D'Alfonso, Del Sordo, Scala, Mascia, Masselli, C. Trotta, Pazienza, Castelli, Asilo Trotta. Sempre a San Severo ha restaurato gli affreschi nella Chiesa del Carmine: l'Altare Maggiore, la cappella di S. Antonio e i medaglioni. La sua presenza la si nota anche a Rignano G., Ururi, Poggio Imperiale (fam. Nista, Scuola Materna Comunale e delle Suore Sacramentine), Apricena (fam. Abbaiate e Frasca), Cagliano V. (fam. Polignone).
Elia Irmici fu anche uno scrittore di novelle. Simpatica è "La medaglia della Prima Comunione ". Le sue figlie Maria e Margherita lo ricordano ancora mentre era assiduamente dedito alla lettura.
Chi scrive ha avuto la fortuna di conoscerlo personal­mente e di parlargli tante volte. Di lui ha sempre ammirato la profonda umanità, la sensibilità verso i più poveri, la grande generosità e soprattutto quello spirito salesiano fatto di vivacità interiore e di apertura alle attività giovanili. Elia Irmici è una figura umana e un artista da non dimenticare: anche lui ha scritto una pagina importante di storia cittadi­na.