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Dicono di lui
"In quanto a ricchezza di contenuto e concisione il libro di Michele Campanozzi "Le voci dei Viventi nell'Oltre" è senza pari. Ciò è tanto più degno di nota quanto lo si deve all'attività critica dì un Autore i cui requisiti professionali lo predestinano in particolar modo a valutare il fenomeno della transcomunicazione in un modo interdisciplinare e orientato scientificamente e nella fede. Sotto questo aspetto abbiamo qui una delle poche "note positive" tra le quasi cento monografie che sono state dedicate alla transcomunicazione durante gli ultimi cinquant'anni in otto lingue. Il recensore augura al libro non solo un'ampia diffusione nel Paese dell'Autore ma anche una sollecita traduzione nelle più importanti lingue del mondo."

Ernst Senkowski
Professore di Fisica Sperimentale all'Università di Magonza, Germania


"Ho letto l'opera del Campanozzi e mi ha interessato. Non è secondo la moda: qui è il suo merito e la sua sincerità"

Carlo Bo
Università di Urbino
"Quelle de La mia terra sono poesie bellissime, stupende, meravigliose"

Il libro "Le voci dei Viventi nell'Oltre" appare espressione di una sensibilità metafisico-religiosa profonda, di un sincero spirito filosofico. È confortante scoprire come ci siano ancora "filosofi" nel senso etimologico e proprio. In questo particolare campo la ricerca è lunga, difficile e sottile. L'Autore vi contribuisca validamente con la sua passione umana e filosofica, con la finezza, l'equilibrio e il rigore delle sue analisi, con quella chiarezza espositiva che in un'opera così articolata e complessa non guasta mai.

Filippo Liverziani
Filosofo della Religione, Roma

"Nell'opera del Campanozzi si evince una grande persuasione stilistica e, nelle sue prose, una limpida finezza quasi lirica"

Giuseppe De Matteis
Università di Pescara

"Ho letto con cura La mia terra ed il mio interesse è andato crescendo ad ogni pagina fino a diventare un sentimento vero e proprio, un'emozione del cuore. Il linguaggio si presenta limpido"

Aldo Setti
Università S. Pio V, Roma

"Mi hanno profondamente colpito le Meditazioni che svolgono un altissimo discorso religioso con una forza e uno slancio che danno, alla meditazione del sacro cristiano, un accento inconfondibile di originalità"

Giorgio Bàrberi Squarotti
Università di Torino

"Nella raccolta poetica La mia terra il Campanozzi ha mirabilmente ravvivato quelle lontane impressioni attualizzandole con la freschezza di un eloquio chiaro, lineare, di una semplicità colloquiale che è certo un dono, ma anche una conquista"

Maria Vittoria La medica
Saggista, Critico Letterario, San Severo

"Del mio romanzo La dama forestiera il prof. Campanozzi ha saputo dare una lettura interpretativa molto intelligente e originale"

Nino Casiglio,
Preside, Scrittore e Storico,
San Severo

"La poesia del Campanozzi è rivelatrice della migliore tradizione letteraria italiana ed europea e costituisce ragione di irresistibile fascino e di sottilissima grazia"

Generoso De Rogatis
Scrittore, Critico Letterario, Preside - San Severoù

"Non ho sufficienti parole per dirti quanto mi hanno interessato i concetti da Te espressi nella tua relazione "Intuizione e linguaggio del vuoto". Complimenti vivissimi. E' una lettura da meditare e da imparare molto".

Paolo Presi
Ricercatore e Direttore della Sezione
Voci del Laboratorio di Biopsicocibernetica, Udine
"Il Campanozzi è uno scrittore serio e complesso"

Elena Celso Chetoni
Gruppo internazionale di Lettura, Pisa
"In questo volume, dedicato a "Le voci dei Viventi nell'Oltre", il prof. Campanozzi continua la sua ricerca seria e serena per rispondere alle domande essenziali che caratterizzano l'esistenza di ogni essere umano. In particolare affronta il problema della sopravvivenza dopo la morte tentando di offrire al grande pubblico dei lettori elementi persuasivi dì questa realtà legata al mondo ultraterreno, illustrati con argomenti e osservazioni sempre sottoposti a un costante e controllato vaglio critico. Sono ricerche difficili ma essenziali, rivolte con obiettività e rigore ad una più approfondita conoscenza, rassicurante e luminosa, dei valori ultraterreni, della "sopravvivenza" e dell' "Aldilà". Non si può non essere grati al Prof CAMPANOZZI per avere aggiunto alla già ricca letteratura sull'argomento, la sua trattazione basata su una chiara, minuziosa e razionale indagine riguardante una "realtà", quella dell'Oltre, oggetto di fede ma spesso anche di diffidenza e di sospetto, che diviene ora, per i risultati acquisiti, una verità evidente, fantastica e meravigliosa, come la sopravvivenza e l'eternità. Questa vita, è la conclusione dei volume, ha un senso poiché è eterna."

Cristanziano Serricchio
Preside, Scrittore e Poeta, Manfredonia

"Sono sicuro che il suo lavoro Cristianesimo e Vita, anche se conciso, farà la sua strada."

Hans Küng, Università di Tubinga
Germania


"In ognuna delle poesie de La mia terra c'è quel quid che ci ferma alle soglie di un tenero e magico panorama che, all'improvviso, ci riappartiene"

Joseph Tusiani
Columbia University di New York

"Il romanzo La legge del deserto è un'epopea dei nostri tempi...Nell'opera poetica del Campanozzi ci troviamo di fronte a un universo in sé concluso e perfetto come Spoon River"

"Apoftegmi. Diario di un pensiero è un libro da leggere e da conservare gelosamente, perché se dovessero bruciare tutti i libri della terra per un improvviso incendio, la salvezza di questo libro ci ripagherebbe della perdita, perché in esso è racchiusa la saggezza di tutti i tempi passati, presenti e futuri"

Maria Marcone
Scrittrice, Bari

"La Daunia, gioia e dolore di ogni spirito colto, amata con passione per il suo passato, per le sue avventure, per i suoi ingiusti tormenti subiti, per la sua gente rassegnata e sottomessa- ma a volte ribelle e tumultuosa, se travolta dalla sete di giustizia- è anche sentita culturalmente dal poeta e scrittore Michele Campanozzi come area geografica avida di conoscenze e di rivincite e come struttura viva dalle mille possibilità creative.... Le dodici liriche de "La mia terra", inserite quasi in modo toponomastico nel contesto dell'Alto Tavoliere e del Sub-Appennino Dauno e di forte significato meridionalista, danno la spiegazione e il senso della battaglia che Campanozzi, insieme a un gruppo di amici amanti della propria terra, sta conducendo per la realizzazione della Libera Università Dauna, scontrandosi con un ambiente incapace di cogliere i momenti propizi che le contingenze storiche offrono...A questo punto viene da pensare a Rocco Scotellaro, un poeta e scrittore lucano...Scotellaro infatti si battè per la istituzione di una Università di Agraria nella sua terra e Campanozzi da tempo si va battendo per creare una Libera Università Dauna".

Raffaele Iacovino
Medico, Storico, Ex-Sindaco e Saggista, San Severo

"Caro Professor Campanozzi , il suo lavoro di trascrizione dell'opera del Lucchino merita ogni lode e sincero apprezzamento."

Pasquale Corsi
Università di Bari


"Con i versi raccolti col titolo La mia terra il Campanozzi ha dato alle giovani generazioni un utile avvertimento circa l'urgenza di non spezzare il filo dell'amore che deve sempre legare i figli ai padri, se si vuole che la storia continui senza barbarie"

Vittoriano Esposito
Università de L'Aquila
"Colgo l'occasione per farti i miei complimenti per la splendida relazione "/Intuizione e linguaggio del vuoto" e l'autorevolezza dei tuoi due interventi"

Michele Dinicastro
Ricercatore e Direttore della
Sezione Ricerca del Laboratorio di Biopsicocibernetica, Bologna




   






















 

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