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Epigrafi latine di San Severo PDF Stampa E-mail

(Dal CD-Rom di San Severo)


Riporto qui di seguito la traduzione dal latino da me effettuata di alcune epigrafi esistenti in vari luoghi di San Severo.

CHIESA DI SAN SEVERINO
"Compatrono"

SANTA MARIA ASSUNTA (Chiesa cattedrale)
"Giulio De Tommasi, Vescovo di San Severo e Civitate, qui sistemò l'integra giuntura delle ossa del Beatissimo Martire Severo traslato dal cimitero di (San) Callisto l'11 settembre 1836. Essa viene collocata nella parte mediana (della Chiesa) per la salvezza del suo popolo"

CHIESA DI SAN GIOVANNI
"Nell'anno del Signore 1352, mese di maggio, è stata edificata questa porta e l'Illustre Nostro Signore Re Ludovico è stato incoronato nel tempo nel quale gli amici Ungheresi e Teutoni (lo) liberarono da esso (?)"

CHIESA DEL CARMINE
"La Venerabile Confraternita di Santa Lucia fu provata eretta sin dall'anno 1864 nella Chiesa della medesima (Santa Croce)"

"La medesima Chiesa è stata affidata alla nostra Confraternita. Questa (ultima) spese parecchie migliaia di ducati per la (sua) ricostruzione"

CHIESA DI SANTA MARGHERITA
"La Città di San Severo, un tempo Castel Drione edificato maestoso dal greco Diomede, alle ore 16 del 30 luglio nell'anno 1627, insieme ad alcune cittadine circonvicine, a causa di un violentissimo terremoto cadde molto dolorosamente con la morte di innumerevoli cittadini. Di essa l'Amministrazione della Città, nell'anno 1630, sotto il regno del Cattolico Re Austriaco Filippo IV e il governo del Principe Paolo III (de) Sangro, con il pubblico denaro ricostruì ed eresse le case come un monumento a triste (futura) memoria e lustro della patria"

PALAZZO DEL SORDO
"E oltre la sua residenza signorile nella Parrocchia di San Nicola, subito dopo la Chiesa di Santa Caterina (e) le 150 case di Didaco del Sordo, (vi sono) quattro vie pubbliche"

TIPOLOGIA DEL PALAZZO SIGNORILE
"Territorio di nessuna Diocesi del medesimo regno, che racchiude un recinto insigne e per mura e per torri, e parimenti un popolo numeroso e moltissimi nobili abitanti"

.LE SCOPERTE ARCHEOLOGICHE
"All'amato Lucio Dastidio...la gemella Grania eresse al suo coniuge"

"Agli Dei Mani...Caio Pettio, il 13 novembre, dedicò all'amatissimo figlio, il saggio Caio Pettio, che visse 19 anni e 5 mesi"

"Agli Dei Mani...A Oppio Mamio (o Memmio?), terzo (figlio ?), che visse 20 anni e 6 mesi"

IL SEICENTO
"Francesco Antonio Sacchetti, cosentino, uditore a Roma del Cardinale Giulio Sacchetti fiorentino, eletto (Vescovo) il 1 ottobre 1635 prestò l'assenso alla erezione della Chiesa Parrocchiale di rito latino, decisa con autorità apostolica, nel territorio di San Paolo, senza pregiudizio per le decime spettanti alla mensa vescovile. Messo da parte il Parroco, nell'anno 1641 stipulò un accordo in merito alla quantità delle stesse decime con il beneficiario e l'Università del suddetto territorio. Il Notaio Francesco Salsano scrisse lo strumento dell'accordo, i cui atti sono conservati presso il Notaio Carlo Ricci di Torremaggiore; e dopo aver disposto bene altre cose e celebrato due Sinodi, nell'anno 1650 fu trasferito alla sede di Troia"

L'OTTOCENTO
"Il Presule della casata De Gregorio istituì il Monte (di Pietà) e ad esso affidò tutto ciò che rimane senza difetto"

GIOVANNI DA SAN SEVERO
"Giovanni da San Severo, educato (nella Provincia monastica) di Sant'Angelo, (fu) illustre per austerità di vita, la cura della preghiera e per doni meravigliosi"

EDICOLE (San Michele Arcangelo)
"Davanti al celeste pericolo, proteggeteci dalle sventure del mondo. Infatti il Principe Michele difende ogni cosa buona. Nell'anno del Signore 1732"

SANTUARIO DEL SOCCORSO-
"Agli Dei Mani...A Oppio Mamio (o Memmio?), terzo (figlio?), che visse 20 anni e 6 mesi"

SANTUARIO DEL SOCCORSO (Le campane del Santuario)
"Nell'anno del Signore 1563 (o 1560 ?) il Maestro Liberatore, teatino, mi plasmò come una mente santa, libera, squillante per Dio e segno di libertà per la patria. Cristo vince, Cristo regna, Cristo impera. Cristo ci difenda da ogni male. Sant'Agostino, prega per noi" (

E anche

"Santa Maria, vieni in soccorso ai miseri. In Te confidiamo. Presso di Te ci rifugiamo. In Te speriamo nelle nostre necessità. Aiutaci. 1772"

"Il Priore Matteo Mascia. 1872"

CHIESA DEI CELESTINI (Il Monastero della SS.ma Trinità di San Severo)
"A Dio Ottimo Massimo. All'Uno e Trino Spirito. Alla nota e ignota Potenza Divina. All'ardore e al fluido dell'Unità... La Monastica schiera, di discendenza Celestina e di ascendenza Benedettina, edifica la basilica. Costruisce il soglio. Erige il trono. Nell'anno 1707, da quando (cioè) la Vergine ha partorito l'invisibile, chiaro, eterno Sole"

E anche

"A Cristo Dio, Santo Salvatore e all'imperitura memoria del Reverendissimo D. Giuseppe Maria Turco, Abate dei Celestini, che alle lodi di monaco integerrimo aggiunse quella di Capo attentissimo e indulgentissimo. Per 21 anni governò il Monastero del quale con il proprio impegno curò che si costruissero le abitazioni dalle fondamenta e si ampliassero i fondi e di rendite e di estensione. Per tre anni resse l'intera comunità dei Celestini. Partì da (questo) mondo più che settuagenario nell'anno della recuperata salvezza 1766, l'8 novembre. Il suo corpo, fra le lacrime dei figli (spirituali), dei poveri e di quanti piangevano l'esempio, venuto a mancare, dei (suoi) costumi e della (sua ) rettitudine, e la (sua) generosissima liberalità (ormai) terminata, fu tumulato davanti all'Altare Maggiore. Riposi in pace."

IL SACCO DI SAN SEVERO (Le vittime)
"Confortato dalla Sacra Unzione, dai Francesi, a causa del precedente decreto di condanna e ferito da parecchi proiettili di fucile (?), andò incontro alla morte, nei pressi della porta maggiore del Monastero dei Padri Celestini, ripeto, a causa del precedente decreto di condanna per il crimine a lui imputato e provato, di aver spinto (cioè) il popolo alla rivolta per l'albero della libertà piantato nella pubblica piazza"

TEATRO (Il nuovo teatro: 1928)
"Con la finzione educo alla verità"

LE ORIGINI DELLA DIOCESI: Monasterium Sancti Petri Terrae Maioris
"Nel suddetto privilegio si nota che il Castello di San Severo, il casale di Sant'Andrea in Stagnis, il casale di Santa Giusta, il casale di Torre Maggiore, il casale di Santa Lucia de Rivo Mortuo sono (proprietà) del Monastero di Torre Maggiore, che nel medesimo luogo possedeva il castello di Cantalupo, di Lama Ciprandi, il castello di Rogiario con le torri, le pertinenze e gli abitanti"

"Sia nelle faccende temporali che in quelle spirituali vado totalmente in rovina"

IL 1799
"Io, Arciprete Michele Masciocchi, nel giorno lunedì del 25 febbraio dell'anno del Signore 1799, sono testimone di quanto segue: dalle ore 16 alle ore 18 del suddetto giorno sono stati uccisi dai Francesi filiani della mia Parrocchia, parte cioè nella campagna in direzione sud, ove erano accorsi armati, perché essi (i Francesi) non entrassero in Città, parte nella Chiesa Cattedrale, dove si erano rifugiati per pregare Dio (e questi furono 28), parte nella campagna in direzione nord, mentre fuggivano quando quelli (i Francesi) erano già entrati: di questi è il numero più grande.
1-Don Michele Preziosi, Abate della nostra Cattedrale di anni 73;
2-Bernardo Scarlato, mio servo fedele sin dall'anno 1775, marito di Antonia Polito di
anni 63...
3-Rocco d'Errico, marito di Maria Rosa Croce di anni 34 (costui uccise il primo un
cavallo francese nel Macchione testè detto).
Nel giorno suddetto dagli stessi Francesi furono feriti altri tre miei filiani, (che) dopo alcuni giorni morirono"

E anche

"Nazario dell'Aquila, marito di Rosaria Pazienza, all'età di 29 anni, dopo aver ricevuto i Sacramenti della Penitenza e dell'Eucarestia, ferito da parecchi proiettili di fucile (?) andò incontro alla morte, a causa di un precedente decreto di condanna per il crimine a lui imputato di aver spinto il popolo alla rivolta, da eseguire il 10 febbraio di quello stesso anno per l'albero della libertà piantato nella pubblica piazza; e di qui fu (portato e ) sepolto fuori le mura ( della Città). Io, Arciprete Michele Masciocchi , sono testimone"

CHIESA SANTA MARIA DELLA PIETÀ (Iscrizione sul portale principale)
"A Dio Ottimo Massimo. I Patrizi di questa Città eressero questo tempio andato in
rovina per ingiuria del tempo, anticamente (come ora) dedicato alla Vergine Madre
di Dio e Madre della vera pietà, per insigne pietà e per amore straordinario verso la
Stessa. Anno del Signore 1713"

CHIESA SAN GIOVANNI BATTISTA (Iscrizione sul campanile)
"Questa graziosa torre (campanaria) accanto al maestoso castello una volta detto Castel Drione, (ma) ultimamente distrutto, eretta e costruita dalle fondamenta non con il pubblico denaro ma con quello privato del Precursore (=con le rendite cioè della Chiesa di San Giovanni Battista), è stata dedicata per primo a Dio Ottimo Massimo, poi con amore al buon genio tutelare della patria. Nell'anno dell'era cristiana 1765"

 

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