Luigi Schingo (San Severo 4/3/1891-2/3/1976) è stato uno dei più grandi artisti
della nostra terra dauna. A veni'anni dalla sua scomparsa lo ricordo ancora
mentre ogni mattina veniva nella mia Chiesa a pregare e a conversare di arte e
di vita con me allora ancora giovane. Uomo ordinato, coerente, ligio ai grandi
valori dell'onestà, disponibile verso la sua città (ma in vita non è stato da
essa capito : quante volte mi parlò di un progetto che le Amministrazioni del
tempo non presero in debita considerazione).
Schingo
studiò all'Accademia di Belle Arti di Napoli. La sua prima mostra risale al
1913 (Internazionale di Firenze): a questa seguirono infinite altre (Palermo,
Milano, Bari, L'Aquila, Pescara, Foggia, Lecce, Monza, Torino, Livorno, Roma.
Napoli,Catania, Matera. San Severo...).
Consegui
numerosi riconoscimenti: Medaglia
d'Argento del Ministero della P.I.. Premio "Denti"
di Sondrio, Premio di Pittura Estemporanea (Lecce, Salò), Medaglia d'Oro (Ente
Nazionale del Turismo), Tavolozza d'Argento
al "Premio Michetti"
(Milano). Diploma d'Onore al Premio Lerni. Le sue opere (sculture o quadri)
sono presenti, oltre che preso collezionisti privati,
alla Galleria Nazionale Moderna di Roma e L'Aquila, alla Pinacoteca di Bari,
presso la famiglia dei Savoia, al Pontificio
Seminario Regionale di Molfetta (Monumento a PioXI), a Foggia (Monumenti a
Scillitani e a Mons.A.Castrini), a
Volturara Appula (Monumento ai Caduti), a Torremaggiore (Cappella gentilizia), a San Severo (Altare di San Severo in
Cattedrale., Decorazione pittorica e scultorea del Teatro realizzata da C.
Bazzani, Progetto di ricostruzione della Parrocchia di Croce Santa, Fonte
battesimale nella Chiesadi S. Giovanni B., Monumento a Mons. O. Durante in
Cattedrale), a Stignano (Altare basilicale), a Salerno (busto a Dante
Alighieri), a Manfredonia (Monumento a M. Carpano), ad Accadia, Sannicandro G
...
Di
Schingo si occuparono molti critici :
G. Puritano, V. Mariani, V. Coletti.
G. Paoletta, A. Pctrucci,
D. Maselli. U. Calitri, B. Morini e tanti altri.
La pittura, soprattutto nei suoi acquerelli, è inconfondibile per
la tenuità dei colori, per il
costante richiamo alle nostre radici, per l'attenzione alle atmosfere della
nostra terra. Poesia e lirismo si congiungono in Schingo in perfetta sintesi con figure e soluzioni cromatiche.
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