Gaetano De Lucretiis (San Severo 22.9.1745 -17.10.1817),
Arcidiacono della Cattedrale e per ben due volte Vicario Diocesano, è stato una
delle figure più aperte e culturalmente versatili che questa Città può vantare.
Spirito disponibile a una sintesi fra cristianesimo e illuminismo, nel periodo
murattiano s'impegnò molto a favorire lo sviluppo del sistema scolastico pubblico.
Dal 1810 al 1815 fu, infatti, 2° Rettore del R. Collegio di Lucera e Presidente
del "giury per gli esami de ' Reali Collegi e di tutti gli
stabilimenti di pubblica istruzione per le Province di Capitanata e
Molise" (cfr. "Osservazioni e sperimenti sulla pianta chiamata da'
botanici Mimosa pudica ", manoscritto dello stesso conservato nella
Biblioteca Comunale di San Severo). Del De Lucretiis, oltre al manoscritto su
ricordato, che contiene cinque inediti (Memorie sulli topi, osservazioni sulla
Mimosa pudica, Memoria metereologica, Descrizione di un mostro notomizzato in
San Severo, Memorie sulle cavallette), si conservano presso gli eredi due opere
a stampa: Memoria epistolare che contiene le osservazioni fatte nella grotta
così detta di Montenero nel Promontorio del Gargano nel mese di ottobre 1798
(apparso nel Giornale Enciclopedico di Napoli) e Della piantagione delle viti e
delle cause della disposizione de ' vini e corrompersi o inacidirsi nella
Puglia Danna (Napoli 1791).
Soprattutto in quest'ultima opera il De Lucretiis si
mostra molto concreto e attento a dare una risposta tecnica al modo di piantare
un vigneto o di preservare il vino dall'inacidimento. Oggi sono nettamente
superate queste idee dalle moderne conoscenze scientifiche e tecnologiche, ma
in quel tempo attrassero l'interesse da parte di esperti e di studiosi molto
noti, come Luca de Samuele Cagnazzi (Altamura).
San Severo visse allora un periodo di grande operosità
culturale. Ricordo solo alcuni nomi: Antonio Gervasio (padre di Agostino),
Matteo Tondi, Matteo Fraccacreta, Michele Zannotti, ecc. Quando ci sono
curiosità mentali e spiriti liberi e aperti non si possono non avere prodotti e
uomini degni di essere additati alla storia come un segnale positivo per una
possibile creatività anche nel presente.
Il De Lucretiis è uno di questi: uomo, prete e studioso ben
coniugati nella stessa persona. Un esempio stimolante e, perché ne, anche
emblematico per i nostri. tempi!
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