Assistere da vicino alla nascita della prima
produzione culturale di una persona e tenerla poi a battesimo costituisce per
chiunque sempre un motivo di gioia, di onore e, perché no, anche di orgoglio. È
un po' come dare il "Benvenuto" a una vita che sorridente sta nascendo allo
splendore del sole con l'augurio che essa cresca e si sviluppi, duri a lungo
nel tempo e sia portatrice di bene, di interessanti illuminazioni e di
riflessioni positive in chi ha modo di incrociarne il cammino, nel nostro caso,
con la lettura.
Questa della Dr.ssa Maria
Antonietta Contu, di origine sarda ma da tempo residente e operante in Romagna, è la prima esperienza di scrittrice, una sorta di
autobiografia presentata in terza persona con lucida intelligenza, severa
analisi autocritica, profonda onestà umana e intellettuale ed elegante leggerezza
d'animo. In "MeravigliosaMente in aiuto. Un dono d'amore sulla palude"
(Ed. Centro Studi Italiabo di Parapsicologia, Via B. Bosco 21, 16121-Genova, 2007) l'Autrice, come guardandosi allo specchio, si confessa e si racconta seguendo
il suo percorso esistenziale a partire dalla lontana infanzia fino ad oggi,
mettendone in luce la sua indole tendenzialmente volta alla generosità e
all'altruismo ma anche gelosa della propria libertà, dialogante con tutti ma
senza mai dipenderne e comunque sempre ferma nelle sue convinzioni,
professionalmente scrupolosa e ben preparata ma anche umilmente aperta e
attenta a recepire qualunque insegnamento o suggerimento giusto sia pure
apparentemente marginale che le provenga da qualsiasi fonte, ben consapevole di
essere stata "chiamata" ad assolvere un ruolo preciso nella vita ma anche
pronta ad approfondire la sua conoscenza in modo che tale servizio diventi ogni
giorno sempre più "vero" ed "efficace".
Non nascondo che nel leggere
il manoscritto, che gentilmente e con fiducia ha voluto sottoporre alla mia
attenzione, sono rimasto molto colpito dalla sua sincerità e dalla sua
nitidezza e pulizia di mente e di cuore. L'impressione è stata come se stessi
immergendomi in un lontano mare inesplorato o trovandomi dinanzi al
dispiegamento progressivo di un delicato "mistero" tenuto per lungo tempo
chiuso nel segreto scrigno della propria interiorità e che ora era giunto il
momento di toglierne i sigilli e aprirlo per rendere partecipi anche gli altri
dei suoi rari tesori. Di questo ovviamente bisognerebbe esserle molto grati,
soprattutto se si considerano la sua riluttante discrezione unita a
riservatezza e la molto frequente paludosità formale nella quale si perdono
diversi scritti moderni, che alla fine scivolano via nulla lasciando di sé
nella coscienza e nella memoria del lettore se non una scia di diffusa indifferenza
e un potenziale dubbio circa la veridicità di talune affermazioni, che non rare
volte, sia pure in buona fede o forse anche per una più o meno inconscia smania
di pseudopubblicità, talora rasentano
il livello di una ambigua quanto inconsistente visionarietà.
Entrando nel merito di ciò
che l'Autrice racconta, c'è da dire subito che essa sin da bambina aveva
avvertito di possedere un dono prezioso, quello cioè di poter stabilire quasi
naturalmente contatti diretti con un'Altra Dimensione di esistenza, che a lei
risultava essere così contigua e parallela alla presente come a intersecarsi e
a fondersi quasi con la stessa. Per questo motivo non è stata, e non poteva,
subito essere capita e accettata da parte di chi le stava attorno e ciò per lei
è stato causa di non poca sofferenza, perché le sembrava come il voler essere
costretta a rinnegare l'evidenza di un
fatto, peraltro non generato da lei, ma
del quale, forse suo malgrado, era semplicemente depositaria e testimone. Non le sono mancati alcuni
laceranti lutti familiari né quelle
esperienze proprie di ogni età che colorano del resto il cielo e la vita di
ognuno (amicizie, amori, sogni, delusioni, ecc.), ma l'obiettivo primario, che con sempre più chiarezza si andava
facendo strada nella sua anima, sembrava essere quello di voler perseguire una
sua traiettoria di fondo: l'impulso e il dovere a conoscere bene se stessa, le
sue doti di chiaroveggente e semmai a perfezionarle, lasciandosi aiutare e
guidare da gente esperta nel settore. Così ha deciso di partecipare attivamente ad alcuni Corsi presso la Scuola
per Pranoterapeuti di Milano e in
Inghilterra presso un College di Londra, dove due volte all'anno venivano organizzate
le Settimane Italiane di studio sulla medianità. Qui ha avuto modo di incontrare
e di confrontarsi con i più grandi sensitivi viventi e soprattutto di mettere
seriamente alla prova le sue qualità ( o vocazione) innate. E ha "ri-scoperto",
con sua stessa sorpresa e con maggiore autoconsapevolezza, di essere ben dotata
di facoltà medianiche, di quelle vere, non frutto di autosuggestione, ma che
reggono senza false manipolazioni al controllo rigoroso della sperimentazione.
Dopo un lungo, meticoloso e talora anche duro lavorio condotto su se stessa, il
risultato alla fine è stato quello di essere una delle più giovani
pranoterapeute riconosciute, presenti e operanti nel panorama della
parapsicologia italiana: allora aveva appena 18 anni!
Internamente attratta dai
rituali praticati presso le antiche tribù indiane del nord degli Stati Uniti,
viaggiò molto attraverso quei luoghi, fatto che arricchì parecchio la sua
esperienza di vita. Ma le sue conoscenze hanno avuto anche altre realtà di
riferimento e, fra queste, in modo particolare l'Oriente (Tibet, Cina e India).
Quindi il suo è stato un continuo e talora tenace "peregrinare" di ricerca e
quasi di sfida con se stessa allo scopo di "capire", ma soprattutto di
afferrare appieno la "propria identità personale" (= il Sé) per
poterla poi gestire armonicamente nella maniera più cosciente e sapiente: una
premessa questa ovviamente necessaria per aiutare gli altri a scoprire e a valorizzarne anche la propria. Così,
eliminando qualsiasi forma di improvvisazione o di esame concluso visionando
solo gli altri, fanno o dovrebbero fare
tutti i veri Maestri dello spirito: aquile che sostano sulle vette, riflettono,
meditano e poi aiutano! Purtroppo
capita molto più frequentemente, invece, che si è solo ciò che si vuole, ma
assai raramente si vuole ciò che si è!
Ritornata in Italia, le
vicissitudini della vita l'hanno costretta non solo a ritrovare uno spazio
lavorativo autonomo per sé e la propria famiglia con il compito di sostenere
amorevolmente un figlio nella sua crescita, ma soprattutto a mettere a libera
disposizione del prossimo in difficoltà quanto aveva ricevuto come
gratuità da un Qualcuno e da un
Qualcosa che certamente si situa oltre i confini del visibile. Così tanti casi
di guarigione da disturbi fisici e psichici sono stati da lei positivamente
affrontati, leniti e risolti, con la conseguenza
della ricomparsa del sorriso e della voglia di vivere nelle persone interessate
e, per quanto riguardava lei, con il relativo ritorno di una gratificante
soddisfazione per essere stata così utile a qualcuno in un grave momento di
inquietudine e di necessità psicofisica.
Il testo al suo interno offre un
completo e chiaro quadro generale delle molteplici problematiche legate alla
medianità, alla pranoterapia, alla ipnosi regressiva, allo sciamanesimo, alla
visione complessiva della tela dell'esistenza, nella quale ognuno è chiamato a
discernere, a "identificare" e a realizzare il proprio "karma" (o "progetto di
vita"), se s'intende responsabilmente concretizzare lo scopo per il quale si è
stati inseriti nello spazio-tempo di questa condizione terrena. Le indicazioni
che vengono proposte alla riflessione sono quanto mai accurate, stimolanti e
puntuali: un ottimo, anche se sintetico, vademecum di informazioni per chi è
all'oscuro di questi particolari argomenti.
Il lavoro è diviso in sette
brevi ma densi capitoli, nei quali si dipana l'esposizione, in forma narrativa,
del cammino umano, scientifico e professionale intrapreso dall'Autrice, che ci
tiene a far rilevare che lei è e intende essere soltanto una semplice e seria "cercatrice
di Verità", di quella cioè che, una volta scoperta, unicamente
può salvare una persona e che lei si sforza di perseguire con coerente
tenacia e interna puntigliosa determinazione, non senza dover fronteggiare
talora anche qualche inevitabile occasione di incomprensione. Ma, essendo ben
ancorata nelle sue motivazioni, va avanti decisa per il suo sentiero di vita
senza dare tanto peso a chi la pensa diversamente, pur rispettandone sempre le
relative posizioni.
L'attenzione della Contu,
però, non è rivolta esclusivamente all'aiuto
personale e alla ricerca teorica e sperimentale, ma da tempo si va attivando
anche in iniziative visibili e tangibili come, per esempio, quelle pensate con
la fondazione dell'Associazione Culturale "MeravigliosaMente" (no profit) della
quale è tuttora Presidente e che si prefigge, fra i tanti scopi, principalmente
quello della solidarietà, mediante servizi di volontariato e in collaborazione
con altri Enti, a favore dei malati, dei disabili, degli anziani, dei bambini e
di tutte quelle situazioni che hanno bisogno di un aiuto e di una parola di
conforto (ascolto con il "Telefono amico", ecc.). Di piani operativi ne sono stati progettati e realizzati molti:
laboratori per attività manuali e artistiche, momenti culturali, didattici e
ludici, giornate indirizzate a raccogliere fondi finalizzati al sostegno del
disagio, ecc.. "MeravigliosaMente" è una creatura alla quale l'Autrice ci tiene
molto come fosse una figlia, perché per lei è il mezzo e il luogo umano più
significativo per tradurre in azione il suo essere e il suo mondo
interiore attraversato da una squisita, ammirabile e, in questi nostri
tempi, non facilmente rintracciabile
sensibilità femminile. Il lettore può farsene un'idea più circostanziata del tutto,
scorrendo con attenzione le pagine conclusive del testo, dove in dettaglio sono
presentati alcuni progetti in corso di realizzazione.
La Contu, oltre che una
esperta e affidabile sensitiva, è, però, soprattutto una Maestra dello spirito:
di esso ha compreso bene le esigenze più profonde, le dinamiche più vivaci, le
suggestioni più nascoste e l'orizzonte finale verso il quale è o dovrebbe
essere proiettato il vivere di ognuno. Indubbiamente, nel corso della sua
formazione, ha ricevuto molto da una
Scuola apprezzata composta da
insegnanti di prim'ordine per
competenza, che le hanno fornito un bagaglio non indifferente di conoscenze
scientifiche sulla medianità, ma chi veramente l'ha come presa per mano e
affinata nelle pieghe più intime della sua personalità sono state e tuttora
sono le sue Guide Spirituali, che dall'Aldilà si pongono benevolmente a
sua disposizione, perché diventi sempre più disinteressatamente mediatrice e
dispensatrice di luce, di speranza e non poche volte anche di guarigioni
fisiche a vantaggio di persone segnate dalla sofferenza. È una sensitiva che
esce fuori dal coro dei tanti, purtroppo, truffaldini mercanti dell'occulto,
che imperversano un po' ovunque e spesso infestano e strumentalizzano il mondo
del dolore usandolo indecorosamente per scopi non certamente nobili, con
l'enorme, possibile e immeritato discredito che indirettamente ne consegue
anche per chi onestamente opera in questo campo: la Contu, in tutto ciò, si pone come una interlocutrice attendibile,
trasparente, credibile e sgombra dalla sia pur piccola ombra di venalità. Non a
caso, per la stima che riscuote, da
diversi anni è stata ed è presente, perché invitata, in molti Convegni e
Congressi di Psicologia di frontiera, che si tengono sia in Italia che
all'estero.
Linguisticamente il testo si
snoda in un fraseggio agile, spigliato, sciolto e accattivante, ma sempre con
sobrietà, equilibrio e dosaggio di buon
gusto nei toni e nei contenuti, facendo ricorso all'uso di una parola che sa di
immediatezza, di limpidità, di sincerità, priva di enfatici fronzoli e di
inutili orpelli e tende senza contorti giri di parole a incidere direttamente
sulla mente e il cuore del lettore. E un simile aspetto non è cosa di poco
conto, se si considera la sottile venatura di business e di protagonismo spesso striscianti e talora dominanti in
tanti ambiti sul palcoscenico della commedia umana, non escluso, purtroppo,
anche su quanto relativo a tematiche delicate, come quelle concernenti
l'Aldilà! Interessante è poi anche l'insieme delle immagini dalle quali il
libro è corredato: vi sono raffigurati apporti ectoplasmatici e altro che hanno
accompagnato e accompagnano la serietà della sua sperimentazione.
A questo punto ritengo sia
opportuno aprire una breve parentesi. Mi rendo ben conto che qui entriamo in un
settore del sapere che agli occhi di
molti scettici potrebbe essere oggetto anche di qualche giudizio di
perplessità, ma il mistero esiste ed è più
grande di quello che le nostre umane capacità limitate, operanti
prevalentemente sulle informazioni provenienti dagli altrettanto limitati
sensi, sono in grado di elaborare. Il
finito e il particolare non possono che produrre parziali e circoscritte
verità, per cui sarebbe, a dir poco, scarsamente intelligente e sensato
concludere che tutto il processo
conoscitivo si possa esaurire nel solo visibilmente osservabile con gli
strumenti scientifici posti a nostra disposizione. Niente si può spiegare con
se stesso (Kurt Gődel), quindi neanche l'uomo e il suo destino, come, per
conseguenza, al dire di L. Wittgenstein "La risposta all'enigma della vita sta
al suo scomparire". La pregiudiziale ottusità non ha creato mai né innovazione
né scienza: è dalla "curiosità mentale aperta" che nasce la spinta alla ricerca
del nuovo, di quello cioè che rende questa avventura terrena degna di essere attraversata. Perciò un
minimo di rispetto per le opinioni altrui non farebbe mai male al progresso,
anzi è il prerequisito per un suo equilibrato e benefico sviluppo nel tempo,
specialmente in questo periodo di debole cultura postmoderna e di economia
globalizzata, che, spesso preoccupantemente, sta spingendo il nostro pur
splendido pianeta verso un drammatico declino mentale, sociale, climatico e
biologico. Diceva A. Einstein: "La cosa importante è di non smettere mai di
interrogare e di interrogarsi". È come a voler sottolineare che la fredda
razionalità non ha mai lasciato trasparire nella storia alcun moto creativo dell'animo.
In questo nostro mondo
talora così strano, nel quale circolano, come tanti fantasmi ambulanti, molti
adulti tali solo all'anagrafe ma mai psicologicamente cresciuti, perché ancora
affetti e afflitti dalla sindrome di Peter Pan, cioè ombre vaganti alla ricerca
del vuoto e spesso del nulla, io spero e mi auguro che la profonda sensazione
positiva che la lettura del lavoro della Contu ha lasciato in me, la medesima
incontri e trovi anche in chi ha la ventura di farne conoscenza. Qualcosa
allora cambia in meglio, come quando durante un'arida estate si è lambiti dal
fresco rivolo di una sorgente dalla quale fuoriesce acqua pura e
balsamica.
Cosa dire ora a conclusione
di questa breve Prefazione?
Intanto per il libro auspico
di cuore buona fortuna, di farsi una sicura strada nella ormai vasta
bibliografia sull'argomento della spiritualità, con un conseguente luminoso
cammino nella coscienza degli eventuali fruitori.
All'Autrice, invece, mi permetto di dire con discrezione e
sommessamente: grazie del regalo che hai avuto il coraggio di farci (ogni
prodotto dello spirito è sempre tale!), continua a irradiare sempre un po' di
chiarore, di energia positiva e di calore umano su questa squallida e spesso
solitaria palude del vivere, il tempo darà ragione al buon seme che con tanta
disponibilità vai elargendo, spandendolo a piene mani. In un terreno così
minato com'è quello del rapporto e del dialogo con la Trascendenza e il
Mistero, certamente è necessario guardare sempre in alto con serena fiducia e
atteggiamento limpido e corretto, però bisognerebbe procedere anche con tanta
vigile prudenza, umiltà, saggezza e accorta
criticità nella scelta dei tempi, delle situazioni e della validità
nella natura e qualità delle varie
modalità d'intervento, in modo da garantirsi e garantire esiti quanto più è
possibile soddisfacenti e non facilmente soggetti a pretestuosa discutibilità da parte di chi, per
pregiudizio e spesso in malafede, va sempre alla ricerca del lato debole di una
qualsiasi questione, come a voler additare deliberatamente il classico pelo
nell'uovo, pur di inficiare la verità di fondo di una realtà. Il tuo messaggio
è "vero", sano, spontaneo e soprattutto permeato da una graziosa e gradevole
genuinità, dono infrequente in questi nostri tempi di così rarefatta finezza.
Per il futuro, dunque, fra aquile sempre più in alto, come una
grazia portata dal vento!
(Dalla Prefazione al libro di Maria Antonietta Contu "MeravigliosaMente in aiuto. Un dono d'amore sulla palude", Ed. Centro Studi Italiano di Parapsicologia, Via B.Bosco 21, 16121- Genova, 2007)
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