Parlare di
Marcello Bacci non è un'impresa facile. Soprattutto per chi, come chi scrive,
ha avuto e ha il piacere e la fortuna di conoscerlo e di esserne amico. Il suo
laboratorio-ricerca di Grosseto, messo su verso la fine del 1978 con Sergio
Giomi, Venturino Delfrancia e Luciano Capitani e frequentato anche dal "padre
della metafonia" F. Jürgenson, è come un tempio dai mille colori e, io
aggiungerei, una fucina dove sono presenti e attivi come in un'orchestra
sinfonica i numerosi strumenti per il contatto con le "voci".
Marcello Bacci è
un toscano purosangue, riservato e umile ma anche ironico, attento e
affettuosamente generoso ma anche talora
caustico verso gli scettici. Non a caso uno dei suoi libri s'intitola "Il
mistero delle voci dall'Aldilà" (Edizioni
Mediterranee, Roma 1985), come a voler far intendere: il fenomeno esiste ed è
questo, ora sbrigatevela voi a trovare un'adeguata spiegazione. Bella sfida!
Lui sa bene, però, che il "fatto" c'è ed è anche straordinario, perché tale è
la sua esperienza diretta via radio con le "voci". Il contenuto delle
registrazioni è di un altissimo valore conoscitivo e scientifico e rimane
assolutamente inspiegabile il modo come si possa creare un campo
elettromagnetico con un'onda portante originata oggettivamente dal nulla.
Ultimamente
sulla sua sperimentazione è stato girato anche un film dalla TV di Lugano e
attualmente se ne sta preparando un altro da un gruppo di studiosi inglesi di
Londra.
Qui di seguito
riporto, dopo averle personalmente visionate e ascoltate, un gruppo di
registrazioni risalenti rispettivamente
al 22 novembre 2002 (presenti 37 persone) e al 14 dicembre 2002 (presenti 50 persone).
I nomi degli interessati, per il rispetto dovuto alla riservatezza, sono
indicati con le sole iniziali.
Grosseto, 22 novembre 2002
"...Marcello, io
torno alla vita...Sono Seneca che è venuto a dirti che ci rivedremo a parlare. Grande
amico e poi un caro saluto a tutti i suoi amici. È straordinario e un
appassionato saluto a quello che hanno fatto a favore della realtà del Centro"
Bacci: "Grazie, amico, grazie. Vi
salutiamo, è un momento di felicità, è una cosa bellissima. Una voce conosciuta
non è stata data senza un amico"
Intervengono
diverse "voci".
"Mamma, A., vi
vedo molto più felici. P., dai un bacio al figlio bambino"
"Mamma, sono
A., ti vuole ricordare questi giorni. Parla, ti sento, è meraviglioso"
"Mamma, babbo
non può parlare. Ė F,. aspettate che parli. Mamma, è venuta G. e lo stesso G.
sta...non sa parlare"
Vari commenti.
"Ama e fai quello
che vuoi perché l'amore vero fa fare solo quello che è bene. Accanto a te,
mamma, siamo. Non rimarrai mai sola"
"Essi sono
vicini a G. Verremo, mamma, per parlare, verremo"
Commenti.
"Mamma...Ora ci
siamo"
"M., continua
amare. Ora ti ho riconosciuta"
"Queste
sofferenze non sono una punizione. Gesù non è stato capito. Il suo messaggio
non è stato sempre accolto. Il regno di Dio è vicino, passa da un luogo ad un
altro. È necessario che siano coscienti della loro identità"
Commenti.
"...Il messaggio
del Vangelo sarà l'occasione per entrare in dialogo...Ci sono anche esistenti di
diversi organismi che cercano di servire l'umanità. Molte persone sono tornate.
Questa storia dovrebbe servire a essere più umani"
Bacci accenna
alla presenza di un amico, F., che è abbastanza in avanti sulla via della
ricerca interiore.
"Lui è già
impegnato su questa strada e lui può dire questo...è attento a quelli che soffrono"
Commenti.
"Mamma, è
sempre bello e sono tanto contento... ti sento sempre"
Commenti da
parte di varie madri presenti.
"C'è M. per
dire delle cose. Qui arriva, la figlia che non morirà mai. Mostra il fiore
della morte. Deve tenere presente che non si muore mai. La visione dell'amore
non morirà mai. Io...vivente eterna"
Vari commenti.
Una madre chiama la figlia L.
"Mamma, guarda
il tuo contatto con tuo figlio A. Ė bello, io sono A. Sì, sono io questo. C'è
il figlio A. Hai capito, mamma?"
Commenti.
Un'altra madre chiede del figlio.
"Mamma S, la
sensazione con te è più forte. C'è qui C."
"G., eccomi, è
in cielo, mamma, sì, è venuto. D., mamma, vi ha visti. Sono D., mamma. Portala.
Sente D. Ciao, ciao, ciao"
Commenti. Un
padre chiede del figlio.
"Babbo..., sto
bene"
Bacci chiede se
il sistema di trasmissione delle "voci" è attraverso le onde gravitazionali e
quale è la legge fisica che le governa.
"Sappiate, la
vostra preparazione è inefficiente, non funzionano. Lui, un uomo di scienza che
ha capito, rivive tutto il dramma della sua vita"
Commenti.
"È un mistero
che l'uomo ha subito...In voi una sete mai sopita e dirò ancora di più: di fronte
allo specchio ho conosciuto molto bene i suoi fantasmi"
L'onda portante
della radio rientra.
Grosseto, 14 dicembre 2002
Bacci: "Siete arrivati all'improvviso"
"Voce" di uno straniero (A.): "Noi
siamo...comune parlare...La serenità dell'anima,, l'entusiasmo, il sole luminoso.
Resterà, però, uno sguardo severo"
Bacci: "Amici, finalmente. L'inizio era
previsto per le ore venti"
"Voce" dello straniero: "Lo spirito vi
ricorda: al Centro c'è bisogno di tempo, perché quel sì che si è detto possa
ripetersi. Che non si stanchino mai. Lo spirito, lungo le strade della vita,
non lascia mai nessuno solo e abbandonato. Nell'immenso progetto di questo tempo
ricco di contraddizioni, in questo terzo millennio, la grande nota dell'amore
lo rende universale"
Bacci: "Vorrei che l'elemento
diventasse sempre più contagioso da diventare un alimento anche per tanti altri
fratelli e sorelle. Dopo aver avuto molteplici esperienze si lascia guidare"
"Voce" dello straniero: "Il dono che
viene dato a situazione interiore, psicologica, che va osservata con molta
attenzione. Nell'interno della famiglia, lo poteva inventare solo Dio. Per chi
è tentato di giocarsi la libertà, come monito e richiamo, all'uomo
limitato...doveroso di sé e tradito dalle attese, quanto poi testardo nel
ripetere certi errori. Non preoccuparti, se sbaglia. Ti sento bene"
"Voce" dello straniero:
"...Noi...risponde...A....e bruciare incenso...Babbo L. V."
A questo punto
un coro di voci canta su un motivo ritmico:
"A. ritornerà.
Lui sempre per te, A. Avrà i tuoi occhi del suo ritorno. Lui ritornerà. Vedrà i
tuoi giorni, A. Ricorda lui, del suo ritorno che c'è l'Aldilà, per A."
Il coro sfuma
in lontananza.
"Voce" dello straniero: "Certamente non
sarà deluso. Conoscendo il prosieguo della storia, bene amici, posso stringere
tra le mani qualcosa di concreto. Si invita a sintonizzarsi con lui"
Una "voce": "C'è A....c'è un velo dal
soffitto. Ho visto, bello il bambino"
Una seconda "voce": "P., mamma,
splendida giornata, non lasciare che emerga prima la critica e A. ha il cuore
generoso. Un cuore ricco di virtù, ma il luogo in cui siamo è la strada per la
vera felicità. Mamma, sempre con lei è A."
Una terza "voce": "E dobbiamo dire che
M. ha superato brillantemente quella seconda crisi, ha fatto sempre più spazio
dentro di sé e anche questa volta, alle
prese con le rassicuranti dichiarazioni di Dio, si ricompone in serenità e
rientra nel suo silenzio, ma, dobbiamo aggiungere, un silenzio di attenzione
per sintonizzarsi bene, per conservare questa fonte meravigliosa"
Un'altra "voce": "Tu sai, mamma, un
viaggio meraviglioso col suo babbo. F. e tu ci rivedrai. Babbo è accanto a F.
Parla già con il tuo spirito. Mamma, vegliate e vigilate e lui non dovrebbe mai
avere delle pause e so di certe volte che lo portano lontano, ad esempio, con
la luce. Lo spirito sente il disagio interiore. È bello, è bello tutto questo e
certamente è ancora più bello per dar valore alla vita"
Bacci: "Senti, amico, ti dice niente il
nome di A. M. B. ? Lei ci parlava di S."
"Voce" dello straniero: "Non possiamo
dirvi questo, Bacci, Noi sappiamo, deve prendere forma di ogni luogo e di ogni
tempo: è una trasposizione di trasformazione degli elementi e talvolta vi diamo
questa esperienza. Ė universale"
Bacci: "Ma è un'esperienza per pochi"
"Voce" dello straniero: "Tuttavia,
perché non ho detto qualcosa di più. Una fonte, di grazia e di particolare
consolazione. Comunque, che paura c'è? E va benissimo. Bacci, le parole mon si
può darle in pasto così a tutti senza un minimo di preparazione e di
introduzione, Avrei desiderato l'incontro la sera di giovedì"
Bacci: "Ci sarai te o qualcuno di voi?"
"Voce" dello straniero: "Certamente. Io
sono lo spirito alla radio. F., F., lui passa diverse ore del giorno su questo libro" (F. è uno dei
presenti)
F.: "Io ne sto scrivendo un altro"
"Voce" dello straniero: "Questa
accentuazione mi pare tanto importante, felice di sottolineare; lui sulla base
fonda. È sicura e si sente sempre molto aperto, sensibile, disponibile e
attento. Ricorda di sua moglie"
F.: "Sempre, ogni momento"
"Voce" dello straniero: "Ma certo, per
la prima volta tu, un sorriso incredulo. Nulla è mai troppo straordinario nella
nostra storia"
Una "voce": "M., il figlio sta bene.
Babbo, babbo M. io sono S. Vede bene M. lo spirito e sì, sì, sì, c'è la mamma.
Io sono S., mamma. Mamma, S. è stato qui in contatto. Ė stato un piacere. Io
sono S. È possibile"
Un'altra "voce": "A. Io mi ricordo A.
Io sono la mamma G..Mamma E., A, E. Mamma, sono D. La E. C'è papà"
Altra "voce": "Certo che c'ero. L., c'è
papà. Ė vero. Ascolta, mamma, può venire.. Mamma F. ti ascolto"
Altra "voce" ancora: "C'è L. L. un
affettuoso abbraccio dal cielo. Una luce bellissima avvolgeva la figura di D. ,
il figlio è sempre speciale. M., S., fa parte di una energia di...lo spirito e lo
spirito è felice. Vediamo stasera i risultati. Piacere di conoscere il
programma, Bacci"
Altro intervento: "C'è lì la mamma. Sì,
sì, sono la figlia C. Mamma, ho sentito. Su, C., mi chiama. Sì, mamma, potevo
venire, mamma. La figlia C. È molto bello"
Altro intervento: "A., io sono di Pisa,
babbo"
Altro intervento: "La mamma, L.,
Mamma...Sono L., mamma. Io sto bene, l. ...Noi vi diamo notizie, mamma. Sono L.,
mamma. Qui c'è l:, il cuore di mamma"
Seguono altri
saluti.
"Voce" dello straniero:"Mi piace tanto.
Vi mando un bacio"
Una voce: "F., c'è un'altra vita dopo
la morte"
Un'altra "voce": "A., mamma, papà, ti voglio parlare dalla radio. Avete capito?
Mamma, A."
Bacci: "Ha sempre la stessa voce, dopo
dodici anni. Non andate via. Mi senti?"
"Voce" dello straniero: "Ma certo. La
nostra vita è felice, perché qui non si invecchia. In questo Natale facciamo
gli auguri a tutti. Auguroni a tutti, dai vostri cari".
Un'osservazione
tecnica: le "voci", soprattutto quella dello "straniero", non senza sforzo
sembrano accumulare energia, come stessero profondamente inspirando, e poi
parlano lentamente. Da dove assumono una tale energia? Allo stato attuale delle
conoscenze è difficile, o perlomeno prematuro, darne una risposta definitiva ed esauriente:
la ragione è che una risposta non c'è..
Che dire a
questo punto? A parte i contenuti che, come il Lettore ha potuto agevolmente
notare, in qualche modo confermano altri
analoghi registrati da altri sperimentatori sparsi in ogni parte del mondo, la
cosa che maggiormente meraviglia, però, è che queste "voci" provengono direttamente
dalla radio su un'onda portante avulsa da qualsiasi supporto di stazioni radio
normali e che si autoforma e automodula in maniera assolutamente inspiegabile.
Sarà una particolare "onda gravitazionale"? Le leggi fisiche, finora
conosciute, non offrono in merito alcun indizio di chiarimento e di
giustificazione tecnica.
Alcuni anni fa qualcuno
del CICAP chiese a Bacci di presenziare ai suoi esperimenti e lui oppose sempre
un netto rifiuto. Il motivo me l'ha spiegato a voce durante un incontro al
Convegno del Convivio, tenuto a Roma nel
2003. Come premessa c'è da dire che nessuno può esprimere un giudizio sensato,
e onesto, se prima non ha avuto un'esperienza personale diretta con una
determinata realtà da esaminare. È vero che talora i sensi possano anche
ingannare, ma fino ad un certo punto, come è anche vero che ogni forma di
dubbio è sempre legittimo e che qualunque fenomeno o asserzione, data la
complessità del reale, vanno sempre sottoposti al vaglio del principio di "falsificabilità", come giustamente
teorizzato da K. Popper. Ma quando i "fatti" si ripetono con regolare
puntualità e soprattutto se sono fra loro concordanti nei contenuti da
qualunque fonte essi provengano, allora la "riserva mentale", se si è buoni
ricercatori e corretti scienziati, dovrebbe automaticamente cadere e
sciogliersi. Davanti allo scetticismo preconcetto e aprioristicamente
demolitore non ci sono "prove" che tengano: in questo caso è meglio lasciar
perdere e che ciascuno vada per la propria strada, se si vuole conservare, perché
no, un po' di buon umore! Direbbe Gesù: "Neanche se venissero i profeti e
compissero miracoli, ci crederebbero". Questo, in sostanza, era il ragionamento
di Bacci, che io sottoscrivo pienamente. Con certe problematiche, specialmente
se analizzate con attenta serietà da parte di studiosi inattaccabili dal punto
di vista morale e intellettuale, non si
può giocare ai quiz della superficialità o nei talk-show dei salotti della
comicità. La ricerca scientifica, e quella psichica fa parte di questa (anche
se attinente al mondo non meno reale della soggettività), è un argomento da
trattare sempre con il dovuto e meritevole rispetto per la mente delle persone che la compiono.
Deformarla e piegarla ai propri scopi non sarebbe un buon servizio che si rende
alla verità.
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