L'universo, secondo le ultime e più accreditate teorie (mi riferisco a quella delle stringhe), non sarebbe solo quadrimensionale (tre spaziali e una temporale), ma addirittura multidimensionale, come una sorta di innumerevoli onde vibratorie, in ognuna delle quali "vive" un universo con tutte le sue galassie. Di tali onde (o corde) noi conosciamo, anche se molto parzialmente, soltanto una, quella nostra, regolata dalla legge di gravità, dalla diffusione di materia e dalla velocità della luce, che, secondo la relatività di Einstein, viene rallentata, deviata o curvata a seconda dell'incontro o meno con un corpo. L'universo attuale ha solo un vuoto "logico", ma non "assoluto", come a dire che la presenza è tale perché allude a un'assenza, c'è un tempo perché rinvia a un non-tempo, c'è il bene perché richiama il male, ecc: è la legge, appunto, degli opposti. Ovviamente una dimensione superiore "conosce", "vede" e "dialoga" con quella inferiore, perché la contiene, come il solido, includendo il piano, in qualche modo lo "riconosce" e matematicamente "dialoga" con esso anche se non è dallo stesso conosciuto. Quindi teoricamente esiste la possibilità di universi multipli o "paralleli", la cui natura ignoreremo fino a quando saremo legati alle leggi che governano l'attuale nostra permanenza in questo particolare tipo di cosmo, che sarebbe così una delle tante onde vibratorie sulle quali si sviluppa il nostro vivere. È possibile che alcuni soggetti per un dono speciale, avvicinandosi per un momento al "limite", riescano a passare, per così dire, da un piano all'altro di questa vasta gamma vibratoria (bilocazioni, levitazioni, attraversamento di solidi, lettura di pensieri, ecc.). L'Aldilà, però, non è solo l'opposto logico dell'aldiqua, di "questo" aldiqua, cioè il "vuoto", ma è un "salto" qualitativo in termini di leggerezza e di liberazione verso altre realtà dimensionali superiori: queste sono state intraviste dai mistici, dalle molte persone che hanno avuto esperienze straordinarie di vita, dalle migliori menti pensanti e, in qualche modo, oggi anche dalla stessa fisica quantistica, che stranamente, ma non tanto, con le sue stupefacenti scoperte sta riducendo la distanza fra Scienza e Fede (quella vera e autentica).Se tutto è vibrazione energetica, allora la più alta manifestazione di essa, a rigor di logica almeno per quanto ci riguarda, sarà o dovrebbe essere Totale Conoscenza, Completa Armonia, Piena Autoconsapevolezza del proprio Io, Bellezza, Comunione tra Affinità, Amore, Estasi: questo, a mio modestissimo giudizio, si prospetta come nostro ultimo (e felice) approdo, dal momento che in natura nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Sette secoli fa il genio di Dante, nella descrizione dei nove cieli paradisiaci e della candida Rosa, aveva già bene intuito questa magnifica e stupenda verità!
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