Gli 'Universi Paralleli' nella materia e nello spirito - Universi |
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Che la realtà sia molto più complessa
e variegata di quella che appare mi sembra che non si possa più mettere in
discussione. I nostri mezzi conoscitivi sono estremamente limitati. Riusciamo a
cogliere solo le forme visibili e misurabili, disponendole nella dimensione
spazio-tempo: e così acquistano un loro ordine, una struttura accessibile alla
comprensione del nostro cervello, una leggibilità chiara e distinta, che fa
concludere, come voleva Cartesio, che esse siano l'unica e possibile espressione
di verità. Questa, però, è l'apparenza delle cose; l'essenza delle stesse è
altra e si colloca altrove. Ammiriamo la bellezza, la luminosità e la bontà di
ciò che circonda il nostro orizzonte vitale, ma cosa vi pulsa "dietro" e
"dentro" chi può descriverlo e definirlo con esatta precisione?
I confini della
conoscenza umana sono potenzialmente infiniti, concretamente però si bloccano
dinanzi al muro di ciò che il cervello può elaborare, cioè ben poco: e così,
nell'attuale condizione di esistenza, alla fine si restringono inesorabilmente.
Eppure intuiamo perfettamente, come ne L'Infinito leopardiano, che
oltre la " siepe" deve esserci qualcosa d'altro da scoprire e che
potrebbe costituire la risposta piena ed esauriente alla comune e ricorrente
domanda d'immenso e di eterno. Il mistero cioè non sarà più tale, ma il suo velo
si squarcerà per sempre. Come e quando? Solo Dio lo sa!
Per ora non si
può che analizzare quanto, per fortuna, sappiamo, che cioè "universi paralleli"
nella materia e nello spirito non sono più una stravagante ipotesi, ma un
oggetto sul quale poter ragionare con sufficiente sensatezza. Per chiarezza
esporrò prima quanto sta accadendo nella ricerca scientifica sulla materia, poi
in quella psicologica sulla mente o, se si vuole, sullo spirito.
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