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La psicosi nell'età evolutiva PDF Stampa E-mail
Indice articolo
La psicosi nell'età evolutiva
Le cause
I sintomi
La terapia
Conclusioni e bibliografia
In questa nostra società del benessere, dell'eclissi d'un "senso" e della caduta del rispetto per la vita e la sua dignità, a portare la croce di queste contraddizioni sono soprattutto i più giovani, figli di un "dio minore" spesso abbandonati al loro destino senza regole e senza amore. Non meravigliano più di tanto episodi come quelli di Tortona, Novi Ligure, Chiavenna, Castelluccio dei Sauri e i tanti omicidi e suicidi perpetrati da minorenni: l'ultimo quello del sedicenne impiccatosi a Firenze qualche giorno fa. Niente si spiega a caso.
L'argomento di questa relazione è la psicosi della schizofrenia nell'età evolutiva, che, secondo una stima dell'OMS, si aggira fra i 100.000 e i 500.000 casi nel mondo. Nella sola Provincia di Foggia, secondo l'ISTAT, a fronte dei 110 casi nella fascia di età 0-24 anni nel 1995 si è passati ai 293 nel 1998, tra i quali 17 per il periodo dell'età evolutiva nel 1995 e 60 per il 1998. Nella nostra ASL FG1 gli ultimi dati dicono che su 100 soggetti diagnosticati come schizofrenici il 7% è costituito da studenti (complessivamente 27 casi): un fenomeno in rapida ascesa che non dovrebbe far stare molto tranquilli.

 

Le turbe mentali nell'età evolutiva sono state studiate sin dall'inizio dell' ‘800. È solo, però, nel ‘900 che si è cominciato a porre una maggiore attenzione al problema. Il primo a parlarne è stato Bender nel 1953 e nel 1962 Goldfarb ne attribuiva la causa a fattori di natura organica. Chiarendo ora il concetto di "psicosi", perché la schizofrenia è una di queste, con essa s'intende una serie di disturbi psichici originati dalla concomitanza di vari elementi multifattoriali: da patologie cerebrali (psicosi endogene) e da quelli reattivi a eventi traumatici. I sintomi comuni di fondo sono caratterizzati da una grave insufficienza da parte del soggetto a far fronte adeguatamente ai diversi compiti della vita conseguenti a compromissioni di natura cognitiva e affettiva e dal senso distorto che si ha della realtà. Da associarsi a queste turbe è l'autismo infantile, inteso come chiusura in se stessi e lontananza dagli altri.



 

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