I due
comandamenti sono strettamente collegati fra di loro e i rispettivi testi si
trovano nel cap. 20, vss. 14 e 17 dell'Esodo:
"Non commettere adulterio" e "Non desiderare la moglie del tuo
prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava". Gesù precisa: "Avete inteso
che fu detto: "Non commettere adulterio"; ma io vi dico: chiunque
guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo
cuore" (Mt 5,27-28).
L'ordine divino riguarda, dunque,
l'esercizio della sessualità sia sul piano fisico (sesto) che su quello
intenzionale (nono): purezza del corpo e del cuore!
Il sesto comandamento implica il
controllo sugli impulsi sessuali sia per quanto concerne il proprio corpo che
nel contatto intimo di quest'ultimo con donne all'infuori della propria moglie
o, peggio oggi, con bambini e/o adolescenti. Lo scopo della pulsione sessuale è
duplice: l'attività procreativa e l'approfondimento del reciproco amore. Dal
comandamento, quindi, è vietato l'erotismo fine a se stesso sia comforma di
autosoddisfazione personale solitaria che come unione con donne diverse dalla
propria o, peggio, con lo stupro. Il tutto dovrebbe rientrare nell'equilibrato
e autocontrollato esercizio di questa funzione, che, come per la gola, include
il principio di sobrietà e di rispetto per sé e per gli altri, considerando
l'essere vivente come depositario di dignità e di quell'immagine divina di cui
ognuno è portatore. Quindi sono proibiti gli atti di violenza o di raggiro per
ottenere prestazioni di natura libidinosa, la ricerca sfrenata e continua dell'esclusivo
piacere fisico, la riduzione in schiavitù o a oggetto di possesso egoistico
della persona e del corpo degli altri, il tradimento del valore della fedeltà
coniugale in nome di libere e romantiche (!) evasioni dalla normalità quotidiana
con tutte le relative conseguenze per la stabilità delle relazioni all'interno
della famiglia. Nel disegno divino tutto deve essere riconducibile alla chiamata
a essere figli Suoi che si amano ma nel rispetto della loro sacralità individuale
anche fisica: non si è forse tempio dello Spirito Santo, e dunque da non
profanare? Questo pensiero naturalmente dovrebbe distogliere dall'adottare atteggiamenti
sessualmente provocanti o comportamenti procaci tali da spingere o indurre a
stuzzicare o ad accendere il cieco desiderio di dare libero e incontrollato
corso allo sfogo degli istinti con i conseguenti relativi rischi: da qui la
necessità di un minimo di saggezza nella compostezza del vestire e del parlare
e della prudenza nell'agire vigilando di più se se stessi. Questo comandamento
una volta veniva comunemente formulato con le espressioni "Non fornicare" e "Non
commettere atti impuri": la sostanza, però, non cambia.
Il nono comandamento attiene invece
all'ambito intenzionale della mente, perché tutto da lì (fantasie e pensieri
morbosi) trae origine e viene elaborato sotto forma di desiderio erotico, che
poi andrà a stimolare l'attivazione concreta dello stesso. Quando si parla di
"donna d'altri" si intende non solo la moglie di altri "estranei", ma anche tutte
quelle persone che fanno parte della sfera della personale affettività acquisita
(parenti vari...).
Ovviamente il discorso per ambedue
i comandamenti vale anche all'inverso per la donna nei confronti di sé e degli uomini
di altre. Questa è la disposizione
divina.
Ma cosa succede ogni giorno?
Purtroppo i fatti sono sotto gli occhi di tutti, sollecitati e aggravati da
messaggi e visioni ovunque circolanti sotto forma di video o filmati hard:
tradimenti ritenuti "normali" e giustificati come risposta a frustrazioni, separazioni
con frequenti stalking, omicidi e femminicidi per gelosia e/o vendetta con
eliminazione del/della rivale, pedofilia e viaggi turistici in aree esotiche a scopo
sessuale, diffusa prostituzione di alto e basso bordo, tratta con sfruttamento
di giovani sole e indifese, mercificazione della donna e del sesso che non ha
più limiti di pudore, di barriere e di coscienza. Basta girarsi un po' attorno
per rendersene conto: in questa profonda crisi di umanesimo si è precipitati
molto al di sotto dell'istintualità propria del regno animale, che peraltro è
attiva solo in alcuni periodi dell'anno, mentre l'uomo, purtroppo, si inventa e
si costruisce le stagioni a proprio uso e piacimento. Tutto questo non rientra
non solo nel piano divino, ma anche in quello di una sana, civile e corretta convivenza
umana, nella quale mai dovrebbero verificarsi scomparse o rapimenti di giovanissime
ragazze, raccapriccianti ritrovamenti di corpi femminili martoriati e abbandonati
come carne da macello, la globalizzazione del male e della perversione che
talora arriva fino a vere e proprie orge di sesso e di droga anche con scambi
di coppia, una indegnità morale praticata e penetrata in quasi tutti gli strati
sociali, le maniache attenzioni delle
quali sono spesso oggetto tante nostre adolescenti!
Quante volte Dio è costretto a
chiudere gli occhi sulle vergogne umane! Qui non si tratta soltanto delle
comuni miserie e debolezze, alle quali tutti si è un po' soggetti, ma della
programmazione quasi scientifica delle stesse che certamente sono in netto
contrasto con il piano salvifico divino. Un giorno, se lo si meriterà, si sarà
tutti angeli, ma fino a quando si è su questa terra occorre educare
progressivamente il corpo a piegarsi alle esigenze e alla signoria dello
spirito e non viceversa. Ovviamente questo è lasciato alla libera e
intelligente responsabilità e maturità di ciascuno.
(La Gazzetta di San Severo, 13 luglio 2013)
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